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“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

[GIORNALINO VETERINARIO #1] ZOONOSI

da | Giu 12, 2022

Foto dal Web, Leptospira

Quando mi chiedono chi sono, come prima cosa devo citare il mio lavoro, la Medicina Veterinaria. Sebbene io pensi a scrivere da quando mi sveglio a quando mi addormento e spesso pure in sogno, alla fine il mio lavoro è questo. Ecco perché nella rubrica My life non può mancare qualcosa sugli animali. Tra l’altro sto scrivendo anche un libro sugli animali della mia vita e spero di darlo presto in pasto ai lettori.

Iniziamo subito con questo articolo sulle zoonosi, ovvero le malattie trasmesse dall’animale all’uomo, ma anche viceversa. Ce n’è parecchie e, come ci insegna il Covid o il Vaiolo delle scimmie, i passaggi interspecie non sono così rari! Vediamo le principali e più diffuse.

1) RABBIA – La più famosa e la più temuta, oggi più rara, ma non per questo da dimenticare. E’ una malattia di origine virale (Rhabdovirus), trasmessa dal morso e dalla saliva di animali infetti (di solito selvatici) che colpisce i nostri animali domestici se non sono vaccinati. Ecco perché è indispensabile che gli animali a passeggio vengano sempre tenuti vicino a noi e sotto controllo e che nella profilassi vaccinale venga considerata anche la frazione contro la Rabbia (obbligatoria per altro in alcune situazioni come nei viaggi all’estero) che è SICURA, non da reazioni o postumi (è falsa la credenza che faccia perdere il fiuto ai cani da caccia) e che va ripetuta ogni TRE anni. E se il nostro animale viene morsicato da un selvatico? Occorre mettere in isolamento precauzionale e in osservazione l’animale per 10 giorni, tempo nel quale avviene l’incubazione della malattia. La malattia non è curabile sia nell’uomo che nel cane al momento della comparsa dei sintomi, ecco perché è importantissimo l’intervento medico immediatamente dopo il morso.

2) MALATTIA DA GRAFFIO DI GATTO – Viene trasmessa da un parassita del sangue della famiglia delle Bartonelle e si manifesta come un rigonfiamento dei linfonodi associati alla zona in cui è avvenuto il graffio, per esempio i linfonodi delle ascelle se la ferita è sulle mani. E’ una infiammazione benigna che appare entro una settimana (ma fino a un mese) dal graffio e curabile con antibiotici.

3) TIGNA E ROGNA – Pur manifestandosi entrambe con alterazioni della pelle, sono due malattie molto diverse, la cui distinzione spetta al medico dermatologo per gli umani o al veterinario per i Pet. La Tigna è causata da un fungo microscopico parassita della cute che causa tondeggianti aree alopeciche (con perdita di pelo). Il gatto a volte può risultare portatore sano di spore e quindi infettare altri gatti, cani e umani. In caso compaiano lesioni strane su umani o altri animali, è bene indagare anche gatti apparentemente sani. La Rogna invece è causata da piccoli parassiti che si infilano sotto pelle, nei bulbi dei peli e sotto la cute, e causano intenso prurito, vescicole e crostosità.

4) TOXOPLASMOSI – Trasmessa da un Protozoo chiamato Toxoplasma Gondii è una malattia davvero grave solo per persone immunodepresse o per le donne in gravidanza, poiché causa malformazioni importanti nel feto. Il protozoo ha un ciclo di vita complesso che prevede la formazione di cisti piene di parassiti nei muscoli di molti animali, specie il maiale e nell’intestino del gatto, dal quale le Oocisti sono emesse con le feci.

E’ importante che gli individui sopra menzionati non mangino carni crude o poco cotte e che lavino sempre bene le verdure. Per fortuna il Toxoplasma viene inattivato dal calore della cottura dei cibi e dalle basse temperature di congelamento per 21 giorni, se la fetta di carne è sottile come un carpaccio. Per quanto riguarda il gatto, niente allarmismi! E’ sbagliato sbarazzarsene in gravidanza poichè non è detto che sia infetto e, se lo fosse, dovrebbe trovarsi negli unici 15 giorni della sua vita in cui emette feci piene di parassita, poi dovremmo lasciare le feci a sporulare nella cassettina per 2-3 giorni e infine infilarcele in bocca. Quindi per evitare il contagio, basta adottare semplici norme igieniche e, per maggior sicurezza, fare un esame del sangue al gatto per capire se è infetto.

5) PSITTACOSI – E’ una malattia trasmessa dal batterio Chlamidia Psittacii e viene trasmesso dai volatili (sia i selvatici, come piccioni, sia i domestici da allevamento e da compagnia come cocorite e canarini). Gli uccelli sono di solito portatori sani, quindi senza apparire malati diffondono il batterio che viene inalato dall’uomo, in cui causa una banale influenza che tuttavia può complicarsi anche in polmoniti molto gravi.

6) IDATIDOSI – E’ una malattia parassitaria cauata da Echinococcus Granulosus (una specie di Tenia) che dai muscoli di ovini (soprattutto) poco cotti passano alle feci del cane e poi all’uomo. Il contagio è evidente se parliamo di feci del nostro cane abbandonate nei parchi pubblici, poichè basta che un bambino le tocchi e porti le mani alla bocca, per avere il contagio. Ecco perchè è importantissimo (oltre che obbligo di leggi comunali) rimuovere le feci del proprio cane immediatamente. Un altra via di contagio magari meno evidente è il passaggio dalla bocca del cane (che si lava leccandosi) all’uomo attraverso i “bacini”. Meglio evitare di farseli dare sulla bocca.

7) TOXOCARA e ANCHILOSTOMA: le “larve migranti” – Hanno cicli e fattori di rischio uguali alle Tenie, ma sono famose con il nome evocativo di Larva Migrans: nel primo caso è una migrazione viscerale, dentro il corpo fino ad arrivare anche all’occhio e dare rischio di cecità, nel secondo caso è una migrazione cutanea che causa noduli dolorosi e pruriginosi di lunga guarigione.

Per maggiore sicurezza, si ricorda che:

“TUTTE LE MALATTIE PARASSITARIE DEGLI ANIMALI DOMESTICI POSSONO ESSERE MESSE IN EVIDENZA CON SEMPLICI ESAMI AMBULATORIALI DA EFFETTUARE PRESSO IL VOSTRO VETERINARIO DI FIDUCIA.”

8) LEISHMANIA – E’ una patologia protozoaria in cui il cane è il serbatoio e, attraverso la puntura di un moscerino Flebotomo, si trasmette all’uomo. E’ diffusa soprattutto nei climi miti, quindi lungo le coste o sui laghi quindi è fondamentale trattare i cani con prodotti repellenti appositi in caso di viaggi in zone a rischio.

9) SALMONELLA e GIARDIA – Malattie con una presentazione simile: forti gatroenteriti con diarrea. La più famosa è la Salmonellosi, causata dalle “uova crude”, ma non solo. Alcuni animali la portano normalmente sul pelo la pelle (criceti, tartarughe), ma il contagio si limita seguendo delle scrupolose norme igieniche di base. Stesso discorso per la Giardia che è parassitaria, non batterica e si trova negli acquitrini stagnanti. Importante è anche non prendere troppo antibiotici nella nostra vita, solo quando serve davvero, eviteremo così di selezionare ceppi batterici (non solo salmonelle) resistenti agli antibiotici.

10) PULCI E ZECCHE – Si distinguono dal numero di zampe: 6 per la pulce, che è piccola, con un corpo appiattito in senso verticale e compie balzi notevoli e 8 per le zecche che possono anche essere grandi come un pisello e camminano senza saltare. A parte il fastidio della puntura, il problema è che sono veicolo di altre malattie potenzialmente letali per l’uomo. Ecco perché è indispensabile trattare gli animali domestici con antiparassitari specifici per lo meno nei periodi a rischio, dalla primavera all’autunno

11) LEPTOSPIROSI – Viene trasmessa da una famiglia di batteri spirocheti dette Leptospire, mantenute in natura attraverso l’infezione renale cronica di animali portatori, comunemente ratti, cani, bovini, cavalli, pecore, capre e maiali, che possono liberare per anni le leptospire nelle urine. L’infezione avviene per contatto diretto con l’urina o i tessuti infetti, o indirettamente per contatto con acqua o terreni contaminati. Le vie di ingresso abituali sono la cute abrasa e le mucose esposte (congiuntivale, nasale, orale). Le Leptospire possono sopravvivere da diverse settimane a mesi in fonti di acqua dolce (p. es., laghi, stagni). Tuttavia, possono sopravvivere solo per poche ore in acqua salata. I sintomi nel cane iniziano in modo aspecifico con segni di una generica infezione: febbre alta, abbattimento, anoressia, congestione mucosale e polidipsia. Be presto però si aggiungono vomito e diarrea, ma a dare veramente l’allarme è la presenza di ittero, che testimonia un problema grave che coinvolge il fegato. Fegato e reni sono infatti gli organi maggiormente colpiti.

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