BLOG LETTERARIO

LIBRI, AUTORI, CURIOSITA’ E MISTERI DAL MONDO

“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Le ultime pubblicazioni 

MEMORIE DAL BUIO

Il Leviatano – racconto breve

Ho inviato questo racconto breve a un concorso a tema “PLASTICA!” per il quale non mi hanno mai rimandato indietro neanche la ricevuta di ricezione della mail. Un’organizzazione terrificante! Mai più! Comunque è stato divertente scriverlo, anche se il limite di battute imposte era davvero castrante per il respiro che volevo dare al racconto. Passato il termine ultimo per la fine del concorso, non devo più mantenere l’inedito, quindi ve lo lascio in pubblica lettura! Godetevelo!

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Estratti inediti – L’abito della signora 2

Ormai ci siamo, è questione di poco e il romanzo storico L’abito della Signora sarà dato alle stampe. In un articolo precedente ho postato l’incipit del romanzo, oggi vi offro un ulteriore assaggio. Caterina è a bordo della carrozza della ricca Bianca Milesi, presso la quale suo fratello Carlo lavora. Il ragazzo ha il compito di condurla a casa della Contessa Frecavalli per la consegna dell’abito che hanno confezionato per lei. Caterina sta per conoscere due delle donne che hanno fatto la storia del Risorgimento.

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I magi

Cos’è la magia, se non la capacità di compiere azioni oltre la natura umana? Fedele al principio che ciò che è misterioso è tale solo perché non abbiamo ancora i mezzi per spiegarlo, nell’universo di Memorie dal Buio ho collocato la magia in un ambito particolare: in armonia con la scienza. “Whaaaaat?” direte voi. Ebbene restate connessi, perché subito dopo la foto di copertina, che già vi farà capire cosa intendo, entreremo nel mondo della magia, dei rituali e degli incantesimi e lo faremo con una delle interviste impossibili. Oggi avremo con noi il Sommo Orsini, Principe reggente della Torre di Magia di Roma, che potrete conoscere in Memorie dal Buio – Meretrix, in uscita a Natale 2022.

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SCUOLA DI SCRITTURA

Caratterizzazione dei personaggi 4 – la sindrome degli antenati

Come spesso accade in questa rubrica, attraverso lo studio delle teorie dei maggiori psicologi di ogni tempo impariamo come caratterizzare i personaggi, ma anche come capire noi stessi. Il titolo di oggi è precisamente anche il titolo di un libro del 2004 di Anne Ancelin Schutzenberger che analizza tutti quei disagi e i conflitti che le persone mostrano quando non hanno elaborato degli avvenimenti del passato familiare che sono stati una pietra miliare nella storia della propria genealogia, ma anche del proprio paese. Si tratta di una teoria particolare nella branca della psicologia transgenerazionale che esplora ciò che si tramanda di generazione in generazione, ma è contenuto al di fuori del DNA che ci plasma da genitori a figli.

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Caratterizzazione dei personaggi 3 – i bisogni emotivi

Quante volte abbiamo letto romanzi in cui i personaggi ci apparivano privi di spessore o motivazioni? O in contrasto tra la presentazione che il narratore fa di essi, e il loro agire? Quante volte non abbiamo compreso i motivi di una reazione emotiva all’interno di una scena o di una trama? Noi avremmo reagito diversamente, noi avremmo fatto scelte differenti e, sebbene col senno di poi sia facile giudicare un avvenimento, dobbiamo anche considerare che le reazioni delle persone, e quindi dei nostri personaggi, devono essere in armonia con la loro formazione emotiva infantile.

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I generi letterari: Fantasy

Apro una nuova serie di rubriche di approfondimento dei generi letterari partendo proprio dal Fantasy, genere quanto mai bistrattato dal pubblico, che tuttavia conosce anni di miglior fortuna e fulgore accanto ad anni di oblio e critica. Eppure, se ci soffermiamo a pensare, il Fantasy è il primo genere mai raccontato dall’uomo primitivo che, seduto accanto al focolare, inventava storie e fantasticava di avventure e animali misteriosi. E, proprio da queste storie, sono nate le prime religioni. Fantasy è pure il libro più stampato al mondo (anche se non il più letto mi sa), ovvero la Bibbia. Quindi ci troviamo davanti a un genere che merita una maggiore conoscenza e apprezzamento.

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INTERVISTA CON L’AUTORE

Intervista doppia #26: Paolo e…

Chiedere alle persone cosa sia per loro la vita, significa ricevere tante risposte quante sono le persone e chiederlo di nuovo alla medesima persona cinque o dieci anni dopo, genererà una risposta differente. Analizzare la vita, capirla, darle un senso, sia che si scomodi la religione, sia che ci si basi su una morale razionalista, è forse uno dei capitoli della filosofia più difficile da concludere. Se da un lato la società muta al passare degli anni e dei decenni, evolvendo o involvendo nella sensibilità comune, dall’altro certi capisaldi, come la ricerca della felicità personale, della realizzazione, sono archetipi universali, che attraversano il tempo e lo spazio. Nel libro che presentiamo oggi, attraverso le parole dell’autore e del suo narratore senza nome, iniziamo questo viaggio dentro le vite di alcuni personaggi e in quelle piccole, necessarie follie che ci permettono di restare vivi, di mettere un piede davanti all’altro e percorrere questo sentiero che è la vita. Un sentiero che tutti contribuiamo a costruire, per noi e per gli altri, a volte con delle lisce e comode mattonelle, a volte con cocci taglienti di vetro. In attesa di sentire le voci di paolo e del suo personaggio, leggiamo insieme la quarta di copertina.

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Intervista doppia #25: Max e …

Manca davvero poco all’autunno e non credo ci sia stagione migliore per affrontare le tematiche importanti del viaggio dentro la mente corrosa e instabile di un protagonista e in quella sviscerante del suo autore. Tra l’altro, il personaggio di oggi non ha nome, l’autore mi ha spiegato che ognuno di noi può e deve immedesimarsi col personaggio che dunque, secondo me non è che non ha nome, ma ha il nome di ognuno di noi. Sulla bibbia direbbero che il suo nome è legione… Godiamoci intanto la quarta di copertina!

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Intervista doppia #24: Domenico e Adam

Oggi parliamo di sentimenti, di accettazione di sé e di tutto quel mondo emozionale che fiorisce nel rapporto tra le persone e lo facciamo prendendo spunto dall’Intervista doppia tra Domenico e il suo Adam Donovan, estratta dal contest che ho messo sulla pagina facebook di “scrittori in gioco”. Godiamoci intanto la quarta di copertina!
Adam Donovan era certo di avere tutto: il lavoro dei suoi sogni a Seattle, la sua donna, la sua famiglia, i suoi amici. Ma non si metteva quasi mai in discussione. Era sicuro che se avesse recitato abbastanza bene, se fosse stato abbastanza “credibile” tutto sarebbe andato secondo i suoi piani. Tutto sarebbe stato perfetto per tutti; tranne per lui. A scombinare questi suoi piani ci penserà Chris, il migliore amico dai tempi del liceo. Entrambi si ritroveranno ad affrontare un rapporto messo quasi sempre in discussione, tra maree tempestose e quieti momentanee. E sarà proprio in quel momento che Adam, con il cuore in fiamme, dovrà fare i conti con se stesso e con un passato intriso di segreti per mettere in ordine il cuore. Lui sa, però, che l’unico modo per farlo è ascoltarlo. È accettarsi.

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RECENSIONI

Obliquo Inferno – Fabio Monteduro

Cosa succederebbe se qualcuno davvero ascoltasse i nostri desideri più nascosti e si offrisse di esaudirli? Ovviamente noi saremmo davvero le persone più felici al mondo, anche se ci sarebbe subito da chiedersi cosa dovremmo pagare in cambio. Poiché, è chiaro, nessuno regala nulla. In questo thriller dal sapore horror con tocchi di soprannaturale, la domanda trova la sua risposta nelle pagine tratteggiate dalla mano dell’autore.

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Diario di Satana – Leonid Andréyev

Ho acquistato questo libro un po’ per il titolo intrigante, un po’ perché vivamente consigliato in un gruppo Facebook di lettura. Direi che il detto “De gustibus non est sputacchiandum” è proprio valido! O forse era “non est disputandum”? Sebbene fossi preparata a un testo di inizio 1900, per di più di un drammaturgo russo, di certo non mi aspettavo una storia così stramba. Non è lusinghiero, lo so. E per alcuni quello che avevo tra le mani è un capolavoro, ma…

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I figli della Cenere – Francesca Bertuca

Con il libro di oggi ci immergiamo in un Fantasy Distopico, ambientato in un ipotetico futuro post apocalittico in cui una catastrofe non meglio specificata ha devastato tutto il mondo. Ci troviamo nei territori dell’ex Europa, dove gli antichi confini statali e le vecchie istituzioni sono scomparse. Gli scenari di una terra dopo una guerra atomica sono quelli classici: scienza e cultura annientate, umanità regredita di diversi secoli dal punto di vista tecnologico e sociale, religione e superstizione ben radicate nella popolazione e nelle nuove classi regnanti, che si contendono i fazzoletti di terra ricoperti di cenere alla ricerca di nuovo del tanto agognato sole.

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LA MIA VITA

Il Karate

Ci sono periodi della vita legati indissolubilmente a ricordi particolari, sensazioni e appuntamenti fissi e per me erano il martedì e il venerdì alla palestra di Cisliano per le ore di Karate. Ho iniziato quasi per caso, portata da una mia amica per provare uno “sport” per “muovermi un po’” e “dimagrire”, ma ho trovato ben di più: amici, una filosofia di vita e l’amore. Eh sì, perché proprio in quella palestra ho conosciuto il ragazzo che poi ho sposato e che tuttora divide con me la sua vita.

Il primo approccio con le arti marziali per un neofita può essere sconcertante: si pratica scalzi, c’è contatto fisico, la divisa continua ad aprirsi, è rigida, scomoda e ci sono una serie di “usanze” che per noi occidentali possono essere strane, come salutare la palestra (dojo) prima ancora di entrare o emettere la propria energia come grido (Kiai) al termine di un colpo particolarmente intenso.

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[GIORNALINO VETERINARIO #1] ZOONOSI

Quando mi chiedono chi sono, come prima cosa devo citare il mio lavoro, la Medicina Veterinaria. Sebbene io pensi a scrivere da quando mi sveglio a quando mi addormento e spesso pure in sogno, alla fine il mio lavoro è questo. Ecco perché nella rubrica My life non può mancare qualcosa sugli animali. Tra l’altro sto scrivendo anche un libro sugli animali della mia vita e spero di darlo presto in pasto ai lettori.

Iniziamo subito con questo articolo sulle zoonosi, ovvero le malattie trasmesse dall’animale all’uomo, ma anche viceversa. Ce n’è parecchie e, come ci insegna il Covid o il Vaiolo delle scimmie, i passaggi interspecie non sono così rari! Vediamo le principali e più diffuse.

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Celebrazioni laiche

Nel giorno del 22° anniversario di matrimonio non c’è articolo migliore da pubblicare di uno sulle Cerimonie laiche. Vediamo il perché. Nel 2021 ho seguito un corso per divenire Celebrante Laico e, alla domanda di iscrizione, mi è stato chiesto il perché di questa scelta. La risposta non è stata difficile, avendo assistito a una marea di cerimonie religiose tutte uguali, impersonali, standardizzate e noiose. Una di queste l’ho anche subita in prima persona: il mio matrimonio in chiesa. Un grande errore. Per la scelta della chiesa, non certo per il matrimonio che è e resta la decisione migliore della mia vita, pari a quella di aver fatto un figlio.

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OCCULTO E MISTERI

I fantasmi

Quando si parla di presenze, fantasmi e spettri, ci si addentra nei reami della fede, sia sulla vita dopo la morte, che sulla possibilità che queste diverse forme di esistenza si possano manifestare ed essere percepibili ai viventi, coi nostri limitati campi percettivi. Per ogni contributo audio o video che si trova in rete, un buon tecnico può dimostrare come sia stato realizzato al fine di truffare il pubblico e sono veramente pochi i documenti privi di una spiegazione logica. Resta indubbio che la possibilità di rivedere i trapassati, ascoltarli e toccarli, specie se sono i nostri cari, ha attraversato il tempo e lo spazio, divenendo un “topos” sociale e letterario fin dall’antichità.

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I fuochi fatui

Sebbene la scienza si sia largamente occupata dei Fuochi Fatui (in latino Ignis fatuus, ovvero fuoco effimero), qualche dubbio sulla loro origine ancora rimane. Queste fiammelle bianche o bluastre che appaiono nelle calde notti estive nei cimiteri, stagni e brughiere, hanno da sempre affascinato gli osservatori che hanno creato numerose leggende attorno a questi fenomeni naturali. Vediamone alcune e, in seguito, anche la spiegazione scientifica del fenomeno.

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L’Armageddon

Ogni popolo ha una sua visione della fine del mondo, ma se per alcuni si tratta solo di un passaggio, un positivo e atteso rinnovamento, per altri si tratta di una vera e propria catastrofe planetaria che porterà all’estinzione del genere umano. Dell’Armageddon e dell’Apocalisse mi sono occupata tra le pagine di Memorie dal Buio – Meretrix, dando una nuova definizione al concetto di “fine del mondo”, basata su ciò che le varie culture hanno scritto, ipotizzato e profetizzato. Proprio il ruolo dei profeti è cruciale nelle apocalissi bibliche, ovvero nelle “rivelazioni” sul destino dell’uomo e del mondo, fatte da dio ai prescelti tramite sogno o visione. Apocalisse è intatti una parola greca che significa “togliere il velo”, e quindi, rivelare. E l’Armageddon cos’è?

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L’ARMADIETTO DI DRACO

L’assenzio

La Fata Verde, bevanda prediletta degli artisti del Decadentismo francese, divenuta piaga per gli alcolisti di tutto il XIX secolo, resta da sempre legata al proibito, ai fumosi locali parigini, a complessi rituali edonistici per la sua consumazione. Ma cos’è esattamente l’assenzio? Si tratta di una distillazione post macerazione delle foglie dell’Artemisia maggiore (Artemisia absinthium), cui vengono aggiunti anche altri aromi e olii essenziali provenienti da altre piante, in numero e proporzione variabile a seconda delle varie ricette: melissa, issopo, finocchio, anice, genepi, menta, artemisia pontica, vaniglia, camomilla, coriandolo, angelica e altre ancora.

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La Liquirizia

Veniva definita Oro Nero, prima che il fetido petrolio ne usurpasse il nome. E non a caso la liquirizia era preziosa come l’oro! Le sue proprietà farmacologiche sono importanti e variegate, tanto da renderla una pianta davvero utile in erboristeria. Personalmente non amo la liquirizia pura, è troppo amara, mi stordisce le papille gustative, preferisco le caramelline gommose, più delicate o, meglio ancora, le radici da masticare fino a farle sfioccare in un pennellino aromatico utilissimo quando, fuori casa, non si riesce a lavare i denti. Nella mia infanzia, le liquirizie avevano le mille forme delle Morositas, delle Tabù, delle Tic tac, ma anche delle rotelle e di tutte le gommose Haribo, ma anche il bastoncino del Liuk al limone, che si scioglieva in mano e macchiava tutto di nero appiccicoso!

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La Mandragora

E’ proprio il caso di dire che ho conosciuto la mandragora e sono ancora qui a raccontarlo. Poco più di un mese fa (ottobre 2022), ho cucinato degli spinaci presi freschi in un discount, ma per fortuna, avendo sentito un fastidioso gusto amaro, non ne ho ingeriti che un pugnetto bollito. In meno di dieci minuti ho iniziato ad avere coliche, conati, tremori e vertigini che sono andati diminuendo solo il giorno dopo, ma che mi hanno lasciato strascichi per tutto il mese successivo. Per altri tre giorni non ho immaginato la causa, che imputavo a una congestione o un virus intestinale, poi ho letto articoli su intossicazioni anche di altre persone in diverse parti di Italia e ho capito come mai stessi così male.

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LA DISPENSA DI ZEL

Il Miele

Da quando ho adottato due arnie, ho scoperto il mondo dell’apicoltura e la meravigliosa organizzazione degli alveari e degli sciami ed è giunto il momento di parlare del prodotto più importante e conosciuto delle api: il Miele. Dopo l’oro nero della liquirizia, trattato nel precedente articolo nell’Armadietto di Draco ecco quindi l’oro liquido, quel cucchiaino dolce e avvolgente che una singola ape produce nella sua breve vita di appena quaranta giorni.

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Castagne e Ghiande

Frutti simbolo dell’autunno, sono il Pane dei Poveri, poiché dalle loro farine possono essere realizzati dolci e panificati alternativi al grano, ottimi quindi per chi soffre di intolleranze e allergie. Nella mia famiglia non c’è una grande tradizione nell’uso delle ghiande, ma le castagne trovano posto sulla tavola e nelle merende dei giorni d’inverno. come non ricordare poi le “castagnate”, gite in collina e in montagna, tra ottobre e novembre, per raccogliere le castagne, rigorosamente coi guantini e il bastone appuntito per sgusciarle dai ricci spinosi. Castagne per me vuole dire soprattutto merenda, con la padellina sulla fiamma e i marroni all’interno, rigorosamente incisi sul lato bombato, che cuociono spandendo il loro profumo in tutta la casa. E quando riuscivi a pelarle, con le dita ustionate, le infilavi in bocca e… “Ashashahshahsahsaaaah”, si giocava al fumo di drago!

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La zucca

Se c’è una verdura che ci fa pensare subito all’autunno, ad Halloween e all’arrivo delle festività natalizie è proprio la zucca. Per me, figlia di un cremonese, la zucca è un intercalare dell’autunno e dell’inverno, una costante dolce e versatile che si è conquistata un posto d’onore nei miei ricordi di bambina. Nel nostro orto non mancava mai un filare di zucche mantovane, quelle con la scorza tenace, verde e bitorzoluta, rigorosamente nate da semi di zucche che l’anno prima erano risultate particolarmente buone. Quei semi, tenuti con cura per tutto l’inverno, venivano piantati ai primi caldi primaverili nel semenzaio, trapiantati, curati tutta l’estate e poi raccolti e messi al riparo in cantina, su quell’enorme tavolo che ospitava anche i cachi e i kiwi e da cui si attingeva giorno per giorno, man mano che i frutti finivano di maturare, mentre fuori arrivava il gelo.

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