Questo libro è stato il primo ebook acquistato per provare il lettore Kobo che mi è stato regalato a Natale; la scelta è ricaduta su questo romanzo che prometteva un’indagine archeologica, medica e soprannaturale, tutte materie che mi appassionano. Inutile dire che quando si carica un testo di tante aspettative, è ben peggio quando queste non solo vengono disattese, ma fanno percepire la sensazione che una bellissima idea sia stata resa male e ormai “bruciata”. Chiunque infatti volesse scrivere meglio delle città sotterranee della Cappadocia e delle zone limitrofe o parlare del mito di Pandora, verrebbe additato come emulo. Vediamo ora nel dettaglio come mai mi sento di sconsigliare questo testo.
RECENSIONI
Inizia il viaggio nel mondo dei libri e della cultura. Attraverso gli occhi di chi legge, un testo trova la sua sfera emozionale e viene consegnato dall’autore al suo pubblico.
Racconti di laguna – aa.vv.
Venezia, città delle calli, delle gondole, dell’acqua del mare che cresce fino a sommergere le vie, di Piazza San Marco e dei romantici baci sul Ponte di Rialto. La città sospesa tra cielo e mare che con entrambi, tra il Vento di Bora e l’acqua alta ha stretto un accordo di reciproco rispetto. Un questa piccola antologia troviamo tanti punti di vista diversi, tanti stili e tanti generi nati dalle penne degli utenti del gruppo facebook “I parolanti”, coordinati da Laura Massera.
Il Canto di Calliope – Nathalie Haynes
poemi epici non hanno mai le donne come protagoniste, ma narrano di guerre ed eroi, battaglie e viaggi. Iliade, Odissea, Eneide ci hanno abituato a uomini forti e coraggiosi e a donne sballottate dal destino e dai loro mariti. La storica Nathalie Haynes ribalta la situazione col suo romanzo, in cui Calliope, la musa della poesia, invocata da un generico “lui” che possiamo identificare con Omero, invece di mandargli immagini del “pelide Achille”, gli offre la visione della fine della guerra di Troia da un nuovo punto di vista, quello delle donne, relegate sempre nell’ombra dei guerrieri.
Alfa e Beta – Piero Angela
Correva l’anno 1984. Io avevo nove anni e mezzo e mio padre arrivò a casa con questo libro. A casa nostra circolavano già altri libri del Dottor Angela che era quasi uno di famiglia, perché non perdevamo una sola puntata delle sue trasmissioni. Sono cresciuta coi suoi saggi, con Quark e con il suo esempio di giornalismo di alto livello e di granitica morale. Il suo nome si è mantenuto esempio di eleganza, saggezza e coerenza anche col passare degli anni, quando la TV è diventata una discarica delle peggiori manie del popolino. Se oggi sono così, appassionata alla scienza, scrittrice e razionalista, lo devo a lui e al fatto che in casa mia circolassero i suoi testi e i suoi format televisivi.
Nodo di sangue – Laurell K. Hamilton
Dopo che Anne Rice ha sdoganato i Vampiri nell’immaginario erotico, sono fiorite saghe e romanzi tutti imperniati sul rapporto tra umani (magari con vari tipi di poteri soprannaturali) e vampiri. Tipicamente declinate al femminile, con bei tenebrosi vampiri che, anche dopo secoli di scartavetramento di gonadi appresso agli umani, cadono inevitabilmente nella rete della prima fanciulla che guaisce come un chihuahua. Ora sono ragazze da salvare che poi si mostrano risolute e forti abbastanza da attrarre il vampiro, ora sono professioniste di vario tipo che attraggono già per il solo fatto che respirano. Anita Blake, eroina della saga d’esordio della Hamilton, è del secondo tipo: una necromante in grado di risvegliare e comandare i morti (cosa che fa per lavoro) e, quindi, anche i vampiri.
La nouvelle Justine – Donatien Alphonse Francois Marquis De Sade – V.M. 18
Prima di continuare a leggere, sottolineo di nuovo il fatto che tratterò un argomento sensibile, con espliciti riferimenti al sesso e alle parafilie, dunque è una lettura non consigliata a minorenni. Sapevatelo!
Ora proseguo. Ho scelto quella copertina che è la stessa del testo in mio possesso, quello della prima edizione (1787) con le illustrazioni di Jean-Jeacques Pouvert. De Sade infatti riscrisse il testo tre volte, ampliandolo di volta in volta tanto con avventure della malcapitata Justine (da cui il sottotitolo del libro: le disavventure della virtù), che con riflessioni filosofiche e (im-)morali sulla religione. Il Marchese De Sade, da cui è nato il termine “sadismo”, se non lo sapevate, era infatti un illuminista, rivoluzionario, profondamente anticlericale e non mancherà nelle sue opere, specie in questa, di mettere a nudo tutte le contraddizioni le ipocrisie della chiesa del suo tempo. A leggere bene tra le righe, ci accorgiamo che nulla è cambiato in 200 anni nella Chiesa.
Pet Sematary – Stephen King
“Church era morto, di nuovo.” Questa è la frase che più mi piacque del libro, quando lo lessi da adolescente. Semplice, incisiva, evocativa. Una rappresentazione magistrale della capacità di Stephen King di trasmettere emozioni dissonanti durante la lettura dei suoi libri. Non fu il mio primo acquisto, in effetti. Il primo fu It. Per nulla spaventata dalla mole del romanzo, lo acquistai in un supermercato in edizione economica, ma iniziai a leggere solo le prime trenta pagine, prima di una pausa forzata per impegni scolastici.
L’amante – Marguerite Duras
Credo sia difficile indicare un libro che, più di altri, abbia avuto impatto sulla mia adolescenza di questo. Trovai il breve romanzo su uno scaffale del supermercato, in questa medesima edizione e rimasi folgorata dalla potenza evocativa della foto della copertina che mi ricordava certe cartoline, rigide istantanee di vita che a volte rubavo dalla scatola di ricordi della nonna e restavo a osservare per ore.
Intervista col Vampiro – Anne Rice
Abbiamo perso Anne Rice poco prima di Natale, l’11 dicembre 2021, ma noi appassionati di letteratura gotica e profondi estimatori delle Cronache dei Vampiri l’avevamo persa molto prima, alla fine del 2005 quando una conversione religiosa l’ha portata a lasciare l’ateismo, ma soprattutto vampiri e streghe, soprannaturale e narrativa, per dedicarsi a scritti storico religiosi.
The Witcher’s Saga – Andrzej Sapkowski
Quello che colpisce di più dei romanzi di Sapkowski, è l’ambientazione, sostenuta da un’idea geniale, ovvero una congiunzione di piani fisici che, come una sorta di apocalisse, ha portato all’apertura di portali attraverso i quali si sono mischiate le razze e sono giunti i mostri.
Addendum – Davide Stocovaz
Vi siete mai chiesti cosa c’è sotto i vostri piedi mentre camminate per le vie della vostra città? Ci sono grate e tombini, vie d’accesso per un primo livello ancora dominato dall’uomo: corridoi di servizio e manutenzione, metropolitane, fognature, scantinati, vecchi rifugi del tempo della guerra. Talvolta i nostri piedi percepiscono la vibrazione nel passaggio di una metropolitana e il nostro volto viene accarezzato dall’aria smossa dai vagoni che viaggiano in velocità nel sottosuolo e che sfiatano dalle grate di ferro.
Ramses – Christian Jacq
La saga di Ramses, come tutti i romanzi dell’egittologo francese Christian Jacq sono la manna per gli appassionati della storia e della cultura egizia. Se analizziamo le trame e lo stile di scrittura, non possiamo non notare che siano molto semplici, quasi elementari, con personaggi buoni che trionfano sempre sui brutti e cattivi malvagi sui quali pende la condanna di Maat: per quanto facciano soffrire i bravi protagonisti, già si sa che non potranno alla fine vincere la guerra.
Jack – Alessio Iannicelli e Valeria Castellano
Chi fu davvero Jack lo Squartatore? Quale la sua vera identità tra le decine di indagati, arrestati e sospettati? Su Jack s’è scritto davvero tanto, in ogni salsa. Quello che ho avuto tra le mani è però un punto di vista diverso, uscito dalle penne di Alessio Iannicelli e Valeria Castellano che alternano la prosa a brevi rime incisive.
Il Nome della Rosa – Umberto Eco
Come prima recensione non posso non parlare del libro che profondamente ha influenzato la mia vita sia come scrittrice, che come persona. Correva l’anno 1989, avevo iniziato il primo anno di Liceo Scientifico e finalmente mi ero trovata in un ambiente confortevole per la mia mente.