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“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Il tarassaco

da | Mag 7, 2022

Foto dal Web

Non c’è cosa più bella del vedere un prato incolto ricoprirsi di ciuffi gialli in primavera. Al mattino i fiori restano a capo chino, ma non appena arriva il sole si alzano a offrirsi all’astro in tutto il loro splendore. E’ il Tarassaco, erba perenne, praticamente infestante, che da millenni si trova tra i rimedi contadini per una serie di disturbi digestivi e renali.

Le uscite nei campi a cogliere “l’insalata matta” sono tra i ricordi più dolci della mia infanzia, quando la famiglia passava in rassegna i prati più isolati e lontani dalle vie trafficate, per trovare il tarassaco più tenero e biologico. Armati di coltellino, tagliavamo la base senza intaccare le radici, portandoci a casa borse intere di insalata che poi mangiavamo cruda, ma più di rado anche cotta.

A me piace tuttora, con il suo gusto amarognolo e pieno, tanto che ne ho alcune piante in vaso sul balcone e le sfalcio poco alla volta per aggiungerle alle insalate miste. Da bambina certo non conoscevo le proprietà benefiche dell’erba, ma oggi posso apprezzarne anche l’uso come medicamento naturale. Vediamo qualche notizia insieme.

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Le principali proprietà benefiche del Taraxacum officinale sono:

  1. Coleretiche e colagoghe: favorisce la produzione e il flusso della bile, che ha il compito di emulsionare il cibo in uscita dallo stomaco dopo un primo attacco degli acidi digestivi, oltre che neutralizzare l’acido in uscita ed evitare che corroda l’intestino in una fastidiosa duodenite. E’ indicato quindi per contrastare la digestione lenta, il senso di ripienezza lungo e le flatulenze.
  2. Diuretiche: come suggerisce il suo nome contadino “piscialetto”, grazie all’alto contenuto di potassio, ha una grande capacità diuretica, ovvero di stimolare la produzione di urina e quindi la ripulitura del sangue e l’eliminazione di acqua in eccesso. Nelle forme minori di problemi urinari, i suoi flavonidi sono un valido aiuto nell’attenuazione dei sintomi insieme al Mirtillo Rosso, di cui parleremo in un prossimo articolo.

Come usare il Tarassaco dunque e quali parti possiamo consumare?

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Sicuramente si mangiano le FOGLIE, che sono più tenere prima della fioritura, perché dopo tendono a indurirsi e vanno quindi fatte cuocere o tagliate fini (secondo il detto della nonna che tutto è commestibile se tritato abbastanza fine!). Oltre che nelle insalate o cotte, condite con olio, sale e limone, possono essere usate anche nelle torte salate e nelle frittate, meglio se con altre verdure “dolci” che mitighino un po’ l’amarognolo.

Un “trucco” per mantenere le foglie tenere più a lungo, se lo coltiviamo in balcone o in orto, è quello di tagliare i boccioli prima che fioriscano. I BOCCIOLI possono infatti essere consumati crudi o appena scottati. Qualcuno ne fa una conserva sott’aceto per l’inverno.

Del Tarassaco non si butta nulla, infatti anche i FIORI possono essere mangiati in insalata o per fare uno sciroppo noto come “miele di tarassaco”.

Infine abbiamo le RADICI che, sebbene molto amare, possono essere bollite o passate al forno e, se viene tostata e macinata, può servire per il famoso “caffè di tarassaco”, unica bevanda che potevano permettersi nonni e bisnonni in tempo di guerra, il famoso caffè di cicoria! In erboristeria infatti si usa proprio la radice: 4-10 grammi in infusione, fino a tre volte al giorno.

Veri effetti collaterali non ce ne sono, a parte allergia personale al prodotto, ma è controindicato in caso di difficoltà di flusso biliare, quindi con calcoli o ostruzioni o malattie a carico del fegato. controindicato anche in caso di ulcera peptica e, dato l’alto contenuto di potassio, nelle situazioni di iperkaliemia nel sangue (alti livelli di potassio). Per lo stesso motivo non deve essere usato a dosi terapeutiche in chi prende già farmaci che aumentano il potassio, come farmaci beta-bloccanti, ACE-inibitori, Litio e FANS. Infine è sconsigliato sotto i 12 anni. ma stiamo sempre parlando delle concentrazioni farmacologiche, non della benefica insalatina!

Vi lascio con un proverbio francese:

Il Tarassaco purifica il filtro renale e asciuga la spugna epatica!

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