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“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

La Valeriana

da | Apr 21, 2022

Foto dal Web

La Valeriana come rimedio per l’insonnia è conosciuto ed usato fin dall’antichità e non c’è nonna che non abbia detto di aver preso qualche goccia di Valeriana per dormire. Stiamo parlando della Valeriana Officinalis, da non confondere con la Valeriana insalata, che viene usata come gustoso contorno vegetale.

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Il suo nome botanico deriva dal latino valere, che significa sia crescere in modo rigoroso e sano, ma anche, in un senso più ampio, lo stare bene, in riferimento alle sue proprietà naturali. E’ una pianta erbacea perenne presente tanto in Europa che in Nord America nelle regioni fresche e montane.

Le radici fibrose sono la parte che viene usata in erboristeria, anche se hanno un odore sgradevole e penetrante. Un curiosità: questo odore ai gatti piace molto, risultando quasi euforizzante per loro. Nel video, il mio gatto Nori è alle prese con una bustina di infuso di Valeriana che poi è finito sparso per tutto il terrazzo!

Tutte le specie di valeriana contengono olii essenziali, flavonoidi e alcaloidi con proprietà sedative e calmanti che favoriscono il sonno grazie alle sue componenti che agiscono sui mediatori chimici responsabili dell’induzione del sonno.

Ulteriori effetti ipno-inducenti avvengono a livello intestinale, quando si manifesta azione spasmolitica, contribuendo a calmare le coliche.

Utile anche nella riduzione della pressione arteriosa.

Si usa il succo della pianta fresca oppure tinture, estratti per infusione e preparazioni galeniche, ma anche in preparati da bagno. Tipico l’uso come tisana calda: da notare che l’odore forte della bustina viene perso nell’infusione a favore di un aroma voluttuoso.

A volte viene associata ad altre erbe sedative come Melissa e Luppolo.

Non va mai usata ai bambini sotto i 6 anni o in gravidanza e allattamento e, avendo comunque effetti farmacologici, bisogna seguire strette indicazioni d’uso perché il sovradosaggio può causare cefalea, nausea, vomito, vertigini e offuscamento della vista.

Vale la pena segnalare che dosi modeste, sotto il livello minimo, potrebbero creare un effetto paradosso di eccitazione.

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