BLOG LETTERARIO

LIBRI, AUTORI, CURIOSITA’ E MISTERI DAL MONDO

“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Alessandro Diadami

da | Apr 27, 2022

Grazie ad Alessandro oggi affrontiamo un tema caldo e sempre alla ribalta delle cronache; quei rapporti d’amore tossici e soffocanti in cui si può rimanere invischiati senza quasi accorgersi. Certo in tv vediamo quelli finiti davvero male, come trafiletti in cronaca nera, ma ne esistono anche altri, molti, che non hanno la roboante opinione dei media sulle spalle e consumano la tragedia e la sofferenza nel silenzio delle case e delle parole non dette.

Foto su concessione dell’autore

Ciao e benvenuto nel Blog di memorie dal Buio. Rompiamo il ghiaccio con una presentazione. Raccontaci di te e di ciò che hai scritto.

Mi chiamo Alessandro Diadami e sono un autore emergente. Sin da piccolo ho sempre avuto il sogno della scrittura ma è sempre rimasto chiuso nel cassetto. Soltanto a causa di una relazione tossica con una donna narcisista, ho deciso di tirar fuori questo sogno, prendendo carta e penna, come si suol dire, e raccontare il mio vissuto.

È nato così il romanzo “Amore malato – quando Narciso è donna”, che si basa sulla mia storia tossica, appunto, con la narcisista.

Quanto è importante il ricordo e la memoria nella trama del tuo lavoro?

Nel mio primo lavoro entrambi sono stati molto importanti. Soprattutto con il ricordo, seppur doloroso, ho dovuto rivivere passo passo tutte le vicissitudini negative della storia per poter descrivere al meglio tutto il vissuto.

Quando scrivi, quanto attingi al tuo vissuto e alle esperienze passate?

Essendo ancora al mio primo romanzo, posso dire che in questa prima opera ho attinto molto dalle esperienze passate.

Racconta il momento catartico, il più importante che serbi nel ricordo del processo di scrittura del tuo lavoro.

Tutto il momento di scrittura è importante, perché in ogni riga di testo c’è un pezzo di me. Il momento più catartico, però, l’ho avuto quando ho messo il punto dopo l’ultima parola e dico: “ce l’ho fatta”.

Dei tuoi personaggi, ce n’è uno che possa essere lo specchio del vissuto, della sapienza e delle memorie?

Nel romanzo “Amore Malato” il protagonista è Ale, che si trova coinvolto in una relazione alquanto strana e complicata. Tramite il personaggio del libro, ho voluto esternare tutte le mie emozioni e i sentimenti che provavo, sia durante la storia con la narcisista, sia durante la fase di scrittura della stessa.

Condividi un ricordo particolare della tua vita che possa aiutarci a capire il tuo lavoro nella sua completezza.

I ricordi belli e particolari della mia vita sono tanti, non ultimo il mio vissuto amoroso. È stata un’esperienza traumatica, ma nello stesso tempo formativa. Dico formativa perché mi ha insegnato molto dal punto di vista caratteriale e personale.

Foto su concessione dell’autore

Sono una fervente sostenitrice del “vattene alla prima”, ovvero non appena il partner fa qualcosa di sbagliato che mina la tua libertà o l’integrità fisica e psicologica, vattene. Non aspettare che le vessazioni orali divengano fisiche o che le umiliazioni si trasformino in lividi. Vattene. E lo dico tanto alle donne che agli uomini in qualsiasi tipo di rapporto. Grazie Alessandro per la sua testimonianza e per il romanzo!

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