BLOG LETTERARIO

LIBRI, AUTORI, CURIOSITA’ E MISTERI DAL MONDO

“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Max Zocca

da | Ago 16, 2023

Il viaggio più interessante lo facciamo dentro noi stessi. Qui nascono infiniti mondi fantastici, qui germinano incubi distopici, qui trovano sedimento e nutrimento quei pensieri marci e malati che si affastellano nella mente, che metastatizzano dietro le palpebre serrate. Accettare di seguire un autore che annuncia un viaggio simile, è un azzardo che richiede coraggio, perché non sapremo mai in quale terrore può tumularci. Iniziamo a conoscere dunque Max Zocca dalla quarta di copertina del suo romanzo d’esordio.

“La cosa peggiore che può accadere non è perdere la ragione, ma ritrovarla…”
In una Milano dark, un turbinio di introspezioni vi porterà ad essere spinti in un vortice di elucubrazioni mentali tali da farvi confrontare con reali problemi creati da questa società malata. Noi siamo reali o siamo solo una macchinazione del subconscio? Il sottile filo divisorio tra finzione e realtà sta per essere messo in discussione. Stati di alterazione ci prende per mano e ci trasporta lungo una spirale di follia e raziocinio, facendoci condurre da un cerimoniere a metà strada tra il criminale e il giustiziere, capace di azioni deplorevoli come di slanci di generosità grotteschi.
Leggere questo libro significa immergersi nelle pieghe più recondite della mente, sperando di uscirne illesi.

Foto dal Web

Ciao e benvenuto nel Blog di memorie dal Buio. Rompiamo il ghiaccio con una presentazione. Raccontaci di te e come sei giunto ad essere scrittore.

Buongiorno! Sono Max Zocca, e sono un autore esordiente. Abito da sempre nell’hinterland milanese, e adoro a tal punto la mia città, da parlarne assiduamente nei miei racconti. Son giunto alla decisione di diventar scrittore, spinto da amici che si sono appassionati notevolmente ai miei scritti.

Parlaci del tuo lavoro, che generi scrivi, come preferisci pubblicare?

Il mio primo libro, “ Stati di alterazione “, l’hanno definito thriller psicologico, ma a mio modesto avviso, dato i numerosi spunti offerti durante la lettura, potrebbe abbracciar più generi. Ho scelto di pubblicare in self publishing, consigliato da un amica scrittrice.

Ora una domanda apocalittica! Perché scrivi?

Scrivo per cercar di donar emozioni e riflessioni. Adoro sentir parlare dei miei scritti, perché a quanto sembra, riesco a coinvolgere il lettore a tal punto, da costringerlo molte volte a soffermarsi per porsi domande introspettive, in un eterno confronto con la società moderna.

Il Blog come vedi si occupa di storia, passato, ricordi e memorie. Quanto sono importanti per te e come traspaiono nel tuo lavoro? Vi attingi spesso?

Non riuscirei minimamente a non coinvolgere nei miei scritti, le numerose esperienze fatte nella mia vita. La vita stessa se vissuta in maniera profonda, risulta essere un racconto unico ed irripetibile, ed anche i personaggi incontrati lungo il nostro cammino, possono di certo arricchire la nostra trama personale.

Qual è la tua fonte di ispirazione?

La mia Milano, con i suoi pregi e difetti, è costante fonte d’ispirazione. Anche il decino della società moderna ovviamente risulta essere pregna di spunti.

Quando e come scrivi? In che luogo, con che sottofondo, a che ora del giorno?

Non esiste un periodo della giornata adatto per scrivere, quando vengo colto da ispirazione, il mio fido cellulare è pronto a trasformarsi in un contenitore adatto nel conservare mille pensieri ed emozioni, che verranno in seguito elaborati in un contesto più ampio. La musica è parte fondamentale della mia scrittura, al punto che in “ Stati di alterazioni “, viene menzionato brano e gruppo che in quel momento il soggetto principale sta ascoltando.

Raccontaci il momento catartico, il più importante che serbi nel ricordo del processo di scrittura del tuo lavoro.

Son certamente di più a mio agio nello scrivere quando il mio animo rasenta la depressione, solamente in quello stato riesco facilmente a descrivere pensieri ed elucubrazioni tali, da far immergere i “ Miei “ Beta Reader nei miei personalissimi viaggi introspettivi. Le reazioni che riesco a scaturire, mi danno sempre nuova linfa per continuare a scrivere.

Parlaci di un libro che è stato importante per te in passato.

Da sempre apprezzo gli scritti di Edgar Allan Poe, ma quello che mi ha più sconvolto è “ Spider “ di Patrick McGrath, portato sul grande schermo da David Cronenberg. Adoro gli scritti che possono incutere timore, raccontando ciò che potrebbe accadere a chiunque di noi. La realtà attuale potrebbe esser più vicina ad un thriller e a un horror, più di quanto pensiate.

Come scegli le copertine dei tuoi lavori?

“ Stati di alterazione “ è un libro diviso in tre atti. Essi si possono leggere singolarmente ed avere un senso, mentre letti insieme si ha un quadro preciso del messaggio dato. Cosa particolare è il fatto che sono cronologicamente intercambiabili, e addirittura, il racconto stesso può definirsi “ Circolare “. La copertina è un insieme dei tre racconti, e ad inizio atto, si può visualizzare parte del disegno attribuito che compone l’insieme iniziale.

Dei tuoi personaggi, ce n’è uno che possa essere lo specchio del vissuto, della sapienza e delle memorie?

Per far immergere il lettore nei miei scritti, ho scelto di scriver in prima persona. Addirittura, questo risulta non aver nome per facilitare l’identificarsi con lui. Inoltre il soggetto, vive una quotidianità che rasenta la noia esistenziale, quindi un vissuto che può abbracciar chiunque. L’esperienza accumulata nel vivere “ la strada “ gli permette di sopravvivere a questa società privi di ideali veri. La storia e le curiosità della città di Milano fanno il resto.

Hai voglia di condividere un ricordo particolare della tua vita che possa aiutarci a capire il tuo lavoro nella sua completezza.

Non è un ricordo, ma è il viver la propria vita in maniera passionale. Noi stiamo scrivendo un libro in maniera quotidiana, cerchiamo di ricordarcelo, e vivremo attimi, o come dico io “ camei “ indimenticabili, degni d’esser trasformati in romanzi.

Hai consigli per i nuovi scrittori emergenti?

Cercate di coinvolgere il lettore fin dalle prime righe del vostro racconto. Attiratelo dentro nel vostro scritto. Fatelo pensare, riflettere su ciò che lo circonda, e su ciò che legge. Rendete il vostro romanzo un film da leggere. Siate originali

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Mi auguro prima della fine del 2023, di mettere on line il mio secondo lavoro: “ La vita della morte, la morte della vita “. Un racconto completamente differente dal predecessore, ma mi auguro ovviamente sia profondo e coinvolgente come il primo.

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