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“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Il Curry

da | Mar 29, 2022

Foto shutterstock

Iniziamo col dire che non esiste un solo Curry, ma almeno uno per ogni persona che abbia messo le mani in cucina. Non solo ogni stato (Cina, India, Giappone, Thailandia, Pakistan ecc.) hanno un loro Curry, ma anche le singole regioni e le famiglie, hanno ricette tradizionali che si tramandano nei secoli di genitore in figlio.

Il Curry è una polvere di colore e profumo intenso, per lo più nei toni del giallo, ma può virare al verde o al rosso a seconda degli ingredienti, costituiti da spezie tostate e secche. Il suo nome indiano (terra d’origine della spezia) è Masala, ma il suo nome occidentale, Curry, deriva probabilmente dalla parola hindi Turkarri, che significa “umido”, “stufato”.

la composizione della spezia, dunque, è estremamente variabile, ma presenta alcune costanti sulle quali si gioca nelle quantità:

  • cumino
  • curcuma (origine principale del colore intenso giallo)
  • cannella
  • chiodi di garofano
  • coriandolo
  • fieno greco
  • noce moscata
  • zafferano
  • pepe nero
  • peperoncino (la sua quantità distingue le miscele in mild, hot e very hot)
  • zenzero

Proprio per la ricchezza e varietà degli ingredienti, la spezia è molto ricca di tutte le vitamine liposolubili (A, D, E, K) e di quelle idrosolubili del gruppo B, così come di minerali (potassio, fosforo, sodio, calcio, ferro, magnesio, rame, zinco, manganese e selenio) e di antiossidanti.

Essendo una spezia ed anche abbastanza calorica, a causa della presenza di molti semi, è comunque consigliabile consumarne con moderazione, anche perché poco prodotto basta a dare un sapore deciso ai piatti.

Foto dal Web

Quali sono le sue proprietà per l’organismo?

  • APPARATO DIGERENTE: favorisce la digestione e regola il metabolismo (peperoncino e zenzero alzano la temperatura corporea e quindi il metabolismo e il consumo calorico), la cannella in particolare riduce il senso di fame perché modula il rilascio di zucchero nel sangue; allevia nausea e vomito grazie alla presenza dello zenzero, contrasta il meteorismo e combatte alitosi e gonfiore addominale, per merito del cumino. Ha proprietà antiossidanti che supportano la funzionalità epatica, alleviano l’affaticamento dell’organo, favorendo la depurazione sua e dell’intestino. Contrasta ipercolesterolemia e diabete aiutando a mantenerne sotto controllo i livelli. Infine, siccome può essere usato al posto del sale come condimento, previene la ritenzione idrica e contrasta la cellulite, oltre che apportare benefici alla pressione sanguigna laddove sia consigliata una dieta povera di sale.
  • DOLORE E INFIAMMAZIONE: ha proprietà antinfiammatorie specifiche su malattie articolari e problemi muscolari grazie alla curcuma, il cui principio attivo, la curcumina, blocca la sintesi di eicosanoidi, molecole che mediano i processi infiammatori, coinvolte nell’origine dei segnali del dolore.
  • SISTEMA NERVOSO: protegge le cellule cerebrali dall’aggressione di placche degenerative dell’Alzheimer.
  • EFFETTI ANTITUMORALI: per forme a carico di esofago, polmoni, reni, fegato, intestino, mammella e prostata perché inibisce la trasformazione di cellule sane in tumorali e la proliferazione di queste ultime.
  • CUORE E CIRCOLAZIONE: regolarizza ritmo e circolazione sanguigna, contrastando, pare, l’ateroscelrosi.
  • AZIONE DISINFETTANTE: antibatterica per cavo orale, denti e intestino grazie ai chiodi di garofano che, contenendo eugenolo, che funge da anestetico, può alleviare il dolore di piccole ferite locali. Antifungina grazie al coriandolo.

CONTROINDICAZIONI: La curcuma è controindicata in caso di problemi biliari, in generale i cibi piccanti (specialmente col pepe) sono da evitare con reflusso gastroesofageo, gastriti o ulcere. Il peperoncino infine p controindicato negli individui soggetti a cistiti e/o in presenza di infiammazioni dell’apparato genito-urinario.

In gravidanza può essere usato ma non più spesso di due volte a settimana, mentre è sconsigliato in allattamento perché la Capsaicina, agente del piccante nel peperoncino, passa nel latte.

La ricetta di Zel

Foto dal Web

POLLO AL CURRY CON VERDURE E RISO

E’ un piatto unico, completo che può essere servito con una gustosa bagna che verrà assorbita dal riso che fungerà quindi da “pane” per la scarpetta, o in una versione asciutta in cui si consiglia di condire il riso con una julienne finissima di carote tagliate in pezzi di mezzo centimetro e cospargere di coriandolo fresco o, in alternativa (visto che è difficile da trovare) con prezzemolo, che dona freschezza.

Per la cottura al vapore del riso consiglio le pentole di plastica per microonde che in 10′ sfornano un riso perfetto nella cottura e profumatissimo.

Ingredienti per persona:

150 gr. petto di pollo o parti disossate ridotte in pezzi della taglia di un dado.

100 gr. riso basmati cotto al vapore

dadolata di peperoni gialli e rossi (no verdi) a piacere

dadolata di cipolla bionda o bianca (no rossa) a piacere

latte di cocco 50 ml. (non necessario nella versione asciutta) o panna da cucina o crema di latte nelle stesse quantità

curry a piacere (per me un cucchiaino raso a testa è sufficiente, ma dipende dal tipo di curry e dal gusto personale)

olio EVO

Preparazione:

L’ideale sarebbe far marinare la carne, opportunamente impanata di spezia, per alcune ore in frigo, prima di cuocerla, ma il bello del Curry è che è una spezia così intensa da soddisfare le papille gustative anche in un piatto improvvisato all’ultimo momento.

Mentre cuoce il riso, il pollo marinato nel curry viene fatto saltare con un filo di olio a fiamma viva e le verdure (facoltative), vengono fatte appassire con un filo di olio e acqua, q.b. a mantenerle morbide senza bruciare o caramellare.

Le verdure vengono poi aggiunte al pollo, la fiamma abbassata al minimo e vengono amalgamate. Se preferite la ricetta asciutta, è pronta per essere abbinata al riso, mentre se preferite il piatto cremoso è il momento di aggiungere l’olio di cocco (o panna) e di proseguire qualche minuto la cottura, aggiungendo acqua bollente per mantenere la giusta cremosità senza far attaccare gli ingredienti.

Questa ricetta può apparire un po’ insipida a chi è abituato a mangiare salato, quindi a suo gusto può aggiungere sale q.b. nell’ultima fase della cottura.

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