Quando ho scoperto la Linea di San Michele, che rappresenta solo la più eclatante delle linee rette o dei triangoli che uniscono varie città europee, ho iniziato a pormi alcune domande. La leggenda vuole che l’Arcangelo Michele, combattendo contro Satana in forma di drago, menò un fendente con la sua spada che tagliò la terra e creò un abisso in cui far precipitare lui e tutti i diavoli.
In seguito, apparendo ai monaci, chiese loro di costruire chiese a lui consacrate in certi punti precisi.
Tralasciando il fatto che, come tutti i luoghi di culto cristiani, queste chiese, monasteri e basiliche sono stati costruiti su templi pagani più antichi e quindi dovremmo ammettere che Michele sia apparso ben prima agli “infedeli”, salta subito all’occhio che queste chiese sono costruite su una perfetta linea retta, proprio come quella che traccerebbe un fendente di spada.
Il vero mistero è come sia stato possibile costruire chiese perfettamente allineate in un periodo storico, antecedente per lo più all’anno Mille, in cui non esistevano mappe precise (dovremo aspettare Piri Reis e la prima metà del 1500 per vedere mappe non deformate e errate nelle distanze) o tanto meno i satelliti.
Eppure queste chiese (e i santuari pagani che hanno espropriato), si trovano su una linea retta pressoché perfetta, basta controllare sui nostri mappamondi e cercare nell’ordine: il Monastero del Monte Carmelo ad Haifa, Il Monastero di San Michele nell’isola di Symi, Monte Sant’Angelo nel Gargano, il Tempio di Sant’angelo a Perugia (anche se non tutti lo mettono tra quelli della linea classica), la Sacra di San Michele in Val di Susa, Mont Saint Michel in Francia, Saint Michael’s Mount in Gran Bretagna e Skellig Michael in Irlanda.
In particolare, è evidente la straordinaria somiglianza architettonica tra Mount Saint Michel (più recente rispetto alle altre, ancora in costruzione nel secondo decennio dell’ XI secolo) e Saint Michael’s Mount, in Cornovaglia.
Infatti sono considerati santuari “gemelli”, ed è evidente dalla loro collocazione su un promontorio in mezzo al mare, soggetto alle ampie maree del Canale della Manica.
Molte altre chiese, monasteri e santuari sono stati consacrati a San Michele Arcangelo, ma nessuna come queste, lungo una perfetta e misteriosa linea retta. Per quale motivo assistiamo a un così inquietante reperto evidentemente al di fuori della capacità umane dell’epoca? La mia interpretazione del significato della Linea di San Michele apparirà nel Romanzo Memorie dal Buio – Mille, di prossima pubblicazione. Intanto potete godervi un estratto qui. Stay tuned!
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