Con il libro di oggi ci immergiamo in un Fantasy Distopico, ambientato in un ipotetico futuro post apocalittico in cui una catastrofe non meglio specificata ha devastato tutto il mondo. Ci troviamo nei territori dell’ex Europa, dove gli antichi confini statali e le vecchie istituzioni sono scomparse. Gli scenari di una terra dopo una guerra atomica sono quelli classici: scienza e cultura annientate, umanità regredita di diversi secoli dal punto di vista tecnologico e sociale, religione e superstizione ben radicate nella popolazione e nelle nuove classi regnanti, che si contendono i fazzoletti di terra ricoperti di cenere alla ricerca di nuovo del tanto agognato sole. Iniziamo il viaggio leggendo insieme la quarta di copertina.
Un sogno può proteggerti, un credo condannarti. Sulla nuova Eurasia, devastata dalla guerra nucleare, piove cenere e i cieli sono oscurati da secoli. Nessuno ricorda i veri motivi che hanno portato al conflitto, né cosa fossero le armi da fuoco o l’energia elettrica. Le cause della rovina sono attribuite alla furia del dio Unico e si crede che solo la venuta di due anime pure, il Corsiero e la Bella, potrà riportare il mondo agli antichi splendori.
Alla nascita di Lilienne, erede al trono di Reine, il sole torna a splendere sull’Europa dell’ovest e il re innalza un muro invalicabile per respingere le orde dei miserabili dell’est.
Ventidue anni dopo, mentre i potenti di Varsavia e Hanstad si contendono la Bella, Alec, un giovane fabbro, sogna di valicare il Muro con il fratellino malato. Quello che tutti ignorano è che il suo obiettivo non è Reine, bensì giungere fino alla costa, dove lo attendono dei vascelli che conducono in una «terra promessa» al di là del mare.
Le sue speranze dovranno però scontrarsi con la dura realtà: l’antica guerra tra Russia e America non è affatto terminata e lui sta per esserne travolto.
L’ambientazione lascia alla fantasia le speculazioni sul motivo per cui il mondo è precipitato in questo inferno fatto di cenere e desolazione, dove i bambini faticano a nascere o sono troppo deboli per raggiungere tutti l’età adolescenziale e ci catapulta subito nell’azione, attraverso capitoli serrati, intitolati ciascuno al protagonista attraverso i cui occhi vediamo lo svolgersi della trama.
La storia, per i continui rimandi a fatti avvenuti in precedenza, dal principio mi è parsa la continuazione, magari il secondo o terzo volume della saga, invece con mia sorpresa si tratta proprio del primo volume e parte degli interrogativi delle prime pagine trovano risoluzione col proseguo della lettura anche se bisogna fare molta attenzione ai numerosi nomi citati, per non perdersi dettagli e ricordare bene il ruolo e la localizzazione dei numerosi protagonisti e comprimari.
L’intreccio è infatti complesso e di alto livello, e spazia dalla politica alla religione, dalle vicende familiari ai grandi temi classici dei mondi distopici, sopravvivere e lottare tra la tendenza alla barbarie che la sofferenza nutre, e la voglia di riscatto e di fede in un futuro migliore e in un mondo finalmente a misura umana. I tanti personaggi si muovono in questo contesto medievaleggiante ricoperto e soffocato dalla cenere e mostrano scene e progressi nell’avventura, sotto i loro diversi punti di vista, aggiungendo man mano nuovi tasselli. L’origine della Bella e il fine del Corsiero divengono man mano lapalissiani e scrostano il lettore dal suo giaciglio sicuro, in cui sentiva che stava naufragando la componente romance, per sorprenderlo con colpi di scena, omicidi e martirii in nome del proprio credo.
Quando l’umanità tocca il fondo della barbarie, emergono i lati peggiori e migliori degli uomini ed ecco che l’autrice tratteggia virtù e difetti con una vividezza emozionante, sebbene a volte i cambi repentini di registro di un paio di personaggi lascino destabilizzati; la caratterizzazione delle varie figure però è completa e assimilabile in poche frasi ben piazzate, che rendono il personaggio cesellato con perizia e ben “palpabile”.
Senza fare ulteriori anticipazioni della trama, tutta improntata alle fughe, ai viaggi e alla sopravvivenza in un mondo di stenti, cenere e oscurità, posso senz’altro dire che è un romanzo godibilissimo, che si legge con passione e che, giunti all’epilogo, fa desiderare sapere come continuerà la vicenda.
COME LEGGERLO:
Luogo: di notte, tra alti palazzi cittadini
Tempo: inverno, tra fumi di camini e legna bruciata
Sapori: Thé Laspang Souchong, col suo gusto affumicato
Profumi: Incenso da chiesa, secco e naturale
Musica: Fight for the person you love – epic battle music
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