
Chi fu davvero Jack lo Squartatore? Quale la sua vera identità tra le decine di indagati, arrestati e sospettati? Su Jack s’è scritto davvero tanto, in ogni salsa. Quello che ho avuto tra le mani è però un punto di vista diverso, uscito dalle penne di Alessio Iannicelli e Valeria Castellano che alternano la prosa a brevi rime incisive.
Il racconto breve raccoglie suggestioni, fugaci immagini delle tragedie in cui le vittime, i protagonisti di quell’anno di violenza appaiono, come dalle nebbie caliginose di Londra, per poi scomparire inghiottite dall’oblio del tempo e dello spazio. Chi erano prima? Chi avrebbero potuto essere ancora, se Jack non fosse passato accanto a loro? Su di loro, su quei corpi straziati?
Accanto a loro, Abberline, Conan Doyle, le indagini, i fallimenti, il tempo che scorre nella consapevolezza che Jack sta per essere consegnato al mito e alla storia. Chi fu davvero Jack lo Squartatore? Una rima, una immagine e gli autori ce lo raccontano.
COME LEGGERLO:
Luogo: in città, di sera, con la nebbia e la gente che ci passa accanto
Tempo: autunno, l’epoca degli omicidi
Sapori: rhum, tabacco, fish and chips
Profumi: caminetto e legno bruciato
Musica: Sea Shanties per rievocare i suoni delle bettole del quartiere malfamato
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