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“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

L’amante – Marguerite Duras

da | Apr 25, 2022

Foto dal Web

Credo sia difficile indicare un libro che, più di altri, abbia avuto impatto sulla mia adolescenza di questo. Trovai il breve romanzo su uno scaffale del supermercato, in questa medesima edizione e rimasi folgorata dalla potenza evocativa della foto della copertina, che mi ricordava certe cartoline, rigide istantanee di vita, che a volte rubavo dalla scatola di ricordi della nonna e restavo a osservare per ore.

Presto fu tardi nella mia vita. A diciott’anni era già troppo tardi. Tra i diciotto e i venticinque anni il mio viso ha deviato in maniera imprevista. Sono invecchiata a diciott’anni. Non so se succeda a tutti, non l’ho mai chiesto. Mi sembra di avere sentito dire che qualche volta un’accelerazione del tempo può investirci quando attraversiamo l’età giovane, la più esaltata della vita. È stato un invecchiamento brutale. L’ho visto impossessarsi dei miei lineamenti uno a uno, alterare il rapporto che c’era tra di loro, rendere gli occhi più grandi, lo sguardo più triste, la bocca più netta, incidere sulla fronte fenditure profonde.

Dietro quei contorni poco nitidi, gli angoli sgualciti, il giallo seppia che avanza a minacciare il cuore centrale di quella memoria, c’era un mondo che mia nonna guardava con gli occhi stanchi e sofferenti, un mondo in cui si rifugiò quando la malattia le tolse la razionalità. Era lì che andava, nel suo mondo di bambina e di ragazza.

La penna di Marguerite Duras ha una sensibilità e una leggerezza che incantano il cuore, sospendono il respiro fino alla fine delle sue frasi, quasi si avesse timore di interromperla, come se fosse lì a parlare per noi. La delicatezza nel tratteggiare quei ricordi autobiografici ha aperto un cassetto segreto nella mia sensibilità, riuscendo a commuovermi e a vivere quella parte di vita della “ragazza”, come se fossi lì con lei. E questo è il più grande successo per uno scrittore.

Invece di esserne spaventata, ho assistito a quest’invecchiamento con lo stesso interesse che avrei potuto prestare allo svolgersi di una lettura. E poi sapevo di non sbagliarmi: un giorno avrebbe rallentato la corsa e avrebbe preso un ritmo normale. Chi mi aveva conosciuta a diciassette anni, all’epoca del mio viaggio in Francia, è rimasto impressionato quando mi ha rivista, due anni dopo, diciannovenne. Quel nuovo viso si è mantenuto così, è diventato il mio viso. Certo, è invecchiato ancora, ma relativamente meno di quel che avrebbe dovuto. È un viso lacerato da rughe nette e profonde, con la pelle screpolata. Non ha ceduto come certi volti dai lineamenti minuti, ha mantenuto gli stessi contorni, ma la materia di cui è fatto è andata distrutta. Ho un viso distrutto.

La medesima leggerezza l’ho poi trovata nel film di Jean Jeacques Annaud del 1992, che ha mantenuto la stessa atmosfera, grazie anche alle splendide musiche di Gabriel Yared. Giusto per dare un’idea di cosa sto parlando, lascio un piccolo cameo, una delle scene più belle del film, commentata dal “main theme”di Yared. Ci tengo a sottolineare che questo è il bacio più bello della storia del cinema a mio avviso, la sensualità di Jane March e la bravura di Tony Leung rendono questo cinema un capolavoro.

La storia inizia a Saigon, negli anni ’30. Marguerite ha quindici anni e mezzo, è figlia della maestra di scuola del piccolo paese di Sadec, ma studia a Saigon e vive in un pensionato lì vicino. Torna a casa solo di rado, il viaggio è lungo e il Mekong così vasto da attraversare. Lei è lì, sul traghetto che la sta riportando nella capitale, veste con le scarpe di lamé e il capello da uomo, con il rossetto scuro messo male, con inesperienza.

Foto dal Web

E’ qui che incontra il ricco cinese, col doppio dei suoi anni. La ragazza accetta un passaggio per terminare il viaggio e accetta il delicato contatto delle mani che si sfiorano per tutto il tempo, senza tuttavia avere il coraggio di guardare lo sconosciuto in volto.

Foto dal Web

Qualche giorno dopo, lui si fa trovare in auto fuori del liceo e lei gli offre quel bacio attraverso il finestrino. Il cinese vive della rendita del padre, non ha un’occupazione e la ragazza si sente attratta da quell’uomo pieno di denaro, laddove loro sono poveri, quell’uomo raffinato, ma allo stesso tempo così insicuro e manipolabile.

Lei non lo vuole sfruttare, non lo fa con malizia, ma cerca di capire, di comprendere il mondo che sente germogliare nel ventre, da quando lui le ha dato le prime, goffe attenzioni sul traghetto. Accetta di seguirlo nella sua “stanza dello scapolo”, una proprietà, nel quartiere cinese di Cholon, dove i giovani rampolli dell’élite commerciale del paese si incontrano con le loro amanti.

Fanno l’amore.

Foto dal Web

E continuano per settimane, mesi, incontrandosi di nascosto nella stanza, chiudendo le imposte che li separano dal mondo esterno che, intanto, continua a scorrere, dimenticandoli lì.

Non passa molto tempo che la cosa arriva alle orecchie della sua famiglia, alla madre in particolare, debole e succube vedova che stravede per il figlio primogenito. Lui approfitta della debolezza della madre e ruba i soldi, fuma oppio e si dedica solo al vizio, dilapidando quel poco denaro che rimane loro. La ragazza lo odia e cerca in tutti i modi di difendere sé stessa e il fratello minore da quella presenza così arrogante e crudele.

Convincendo la sua famiglia di essere l’amante di un ricco cinese solo per denaro, cerca lei per prima di convincersi, arrivando a trattare male quell’uomo che, verso di lei, nutre un sentimento sincero e delicato.

Quando il padre del ragazzo organizza il suo matrimonio, i due si devono separare, anche perché la famiglia ha deciso di tornare a Parigi. Ed è qui, sulla grande nave, che lei deve fare i conti coi suoi sentimenti e con la tristezza di quella separazione, perché in fondo, non era più sicura di non averlo mai amato.

Il libro è assolutamente da leggere, il film da non perdere, ma occhio che quello che viene spacciato su mediaset ha dei tagli e dei rimaneggiamenti mostruosi, cercate l’originale in dvd.

COME LEGGERLO:

Luogo: Su una spiaggia deserta

Tempo: durante torridi pomeriggi estivi

Sapori: ravioli cinesi

Profumi: incenso

Musica: la colonna sonora del film

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