BLOG LETTERARIO

LIBRI, AUTORI, CURIOSITA’ E MISTERI DAL MONDO

“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Racconti di laguna – aa.vv.

da | Dic 5, 2022

Foto archivio personale

Venezia, città delle calli, delle gondole, dell’acqua del mare che cresce fino a sommergere le vie, di Piazza San Marco e dei romantici baci sul Ponte di Rialto. La città sospesa tra cielo e mare che con entrambi, tra il Vento di Bora e l’acqua alta ha stretto un accordo di reciproco rispetto. Un questa piccola antologia troviamo tanti punti di vista diversi, tanti stili e tanti generi nati dalle penne degli utenti del gruppo facebook “I parolanti”, coordinati da Laura Massera.

Ma Venezia è anche altro, è una laguna vasta e variegata, fatta di isole, solitudini e silenzi ed è proprio questo paesaggio meno conosciuto, meno visitato dai turisti che viene messo in gioco nella raccolta di racconti. Il libro contiene molte foto in bianco e nero che ritraggono la laguna, i suoi moli di legno, le imbarcazioni che ne solcano le correnti e soprattutto l’acqua, filo conduttore di ogni storia.

Parliamo proprio di questo ora, le storie che compongono il libro. Si tratta di dodici racconti, in cui il nome dell’autore è a volte reale, a volte uno pseudonimo, accomunati dalla laguna, dall’acqua e dalle storie di Venezia. I racconti sono preceduti da un glossario molto utile, ricco di termini usati negli scritti. Ogni luogo ha i suoi dialettismi o i suoi modi di indicare il mondo e le opere umane e il mondo del mare poi, ha un suo vocabolario che i profani spesso non conoscono. Senza il glossario iniziale, sarebbe stato difficile per un “non lagunare” capire i riferimenti dei racconti.

Veniamo al sodo del lavoro. Sicuramente tutta l’antologia avrebbe necessitato una correzione di bozza più attenta: refusi e punti poco comprensibili turbano la lettura. Non tutte le storie, poi, sono ben scritte, purtroppo. La parte iniziale del libro ci offre alcuni testi di riflessione intima o esperienze di vita in laguna che appaiono noiose, che non aggiungono nulla al bagaglio emotivo e culturale del lettore. A questo aggiungerei che nemmeno lo stile di scrittura riesce a salvare il brano, restituendo almeno una perla poetica a una vicenda inutile.

Di pregio in questa parte abbiamo Io e l’acqua e Notturno tra amici.

Tenendo duro e arrivando verso il fondo, troviamo alcune chicche di pregio. Limonium è una di queste che, oltre a essere ben scritta, è anche molto interessante. Altra levata di cappello per Il sepolcro dell’Ingordigia, di William Babila, persona che conosco personalmente e che ha trattato molto bene una indagine poliziesca sull’isola di Poveglia, molto famosa per i suoi spettri, tanto da aver attratto anche il gruppo di cacciatori di fantasmi di Zak Begans. Questo scritto, come anche Limonium, meriterebbe di vederci sedere a parlarne per tirar fuori un romanzo breve, dando maggiore spazio a una trama che si intuisce avere molto potenziale. Termino con Sotto, un breve componimento di riflessione ecologica dal punto di vista di un pesce, molto delicato e appagante, scritto bene.

COME LEGGERLO:

Luogo: su un molo, in fronte alla laguna

Tempo: autunno

Sapori: spritz

Profumi: acqua salmastra

Musica: Rondò Veneziano, tutta la produzione. Qui La serenissima.

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