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LIBRI, AUTORI, CURIOSITA’ E MISTERI DAL MONDO

“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Stati di Alterazione – Max Zocca

da | Set 14, 2023

Foto dal Web

Trovarsi davanti un Thriller psicologico è una bella sfida, sia nella lettura che nella recensione. Significa calarsi nella mente di un criminale e farsi prendere per mano da un autore che vi sorriderà tagliente e poi vi getterà nel tritacarne del suo romanzo. Iniziando la lettura di Stati di Alterazione, dopo aver già edito l’intervista doppia e quella con l’autore, mi ero fatta un’idea del romanzo e della sofferenza che avrebbe creato in uno spirito sensibile come il mio. Alla fine mi sono buttata nella lettura conscia che ne sarei uscita diversa. Ma alla fine è questo lo scopo dei libri no?

Il romanzo, scritto in prima persona, narra un breve periodo della vita di un giovane uomo milanese a noi contemporaneo e lo accompagna tra deliri farmacologici e viaggi psicotropi alla scoperta di sé stesso e del proprio fallimento come essere umano, percepito al punto da considerare seriamente il suicidio. Alcune figure secondarie accompagnano X, il nostro protagonista, tratteggiandone le abitudini e le frequentazioni in locali dark della città che personalmente, annuso come afferenti, ad esempio, al famoso Midnight. Chissà se io e l’autore ci siamo mai incontrati per caso nella vita reale!

X è un ragazzo devastato dal rapporto con la sua mente e con gli scherzi che a lui gioca in un sudato dormiveglia farmacologico, tra sdoppiamenti di personalità e deliri al litio. X si aggrappa spesso alla sua musica preferita, così abbondantemente specificata e profusa nelle pagine, che potremmo preparare una playlist con la medesima colonna sonora per accompagnare la lettura dei vari paragrafi. Ma X si aggrappa anche all’alcool, birre e whisky per lo più e agli psicofarmaci, alle droghe più o meno leggere un po’ per anestetizzare i suoi demoni, un po’ per sfuggire al dolore di vivere.

Quello che accade nello stato di alterazione della sua mente a volte pare un delirio onirico, a volte un lucido e sadico desiderio, ma al risveglio qualcosa è sempre accaduto e qualcuno ha sofferto o è morto, mentre X veleggia tra consapevolezza delle proprie azioni e sussurri diabolici nella sua mente.

X è davvero colpevole di ogni decesso, in maniera consapevole e fortemente desiderata, o la colpa è del demone che gli cresce dentro? E’ tutto davvero accaduto come lui l’ha visto o è solo stato un parto della mente obnubilata?

In questo romanzo in cui si mette in dubbio la realtà e ciò che la mente vede o crede di vedere, le situazioni e le riflessioni sono scritte con una buona penna, evocativa e potente e i piccoli sprazzi di vita che X ci concede di vedere sono bastanti a caratterizzarne le scelte e le movenze, tanto da renderlo un personaggio credibile, ben sfaccettato.

Ciò che mi ha fatto storcere il naso sono alcuni contenuti, più che altro riflessioni di X sul mondo e le cause del suo marciume, che sono da me condivisibili solo in minima parte, ma che coinvolgono comunque, per lo meno con la volontà di prendere X per mano e dirgli: “Figliolo, non è proprio tutto così, la tua visione è parziale.” Oppure, in maniera meno saccente e più formativa…

Questo non è il mondo, X, solo uno dei suoi confini…

COME LEGGERLO:

Luogo: Milano, nei luoghi della movida alternativa

Tempo: in qualsiasi stagione, Milano non si ferma mai

Sapori: Birra bionda alla spina

Profumi: Tabacco e Maria

Musica: Nick Cave – When the wild roses grow – musica nominata ben due volte nel romanzo.

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