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“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Steambros investigations: brothers war – Alastor Maverick e L.A. Mely

da | Ago 12, 2023

Foto dal Web

Considerando che era il primo libro del genere steampunk che leggevo, ho iniziato il romanzo con una certa diffidenza per una categoria di romanzi avventurosi che non mi è propria, pur avendo apprezzato film e serie tv a tema steampunk come Carnival row, oltre all’ambientazione di Assassin’s Creed Syndicate. La mia diffidenza era pungolata poi dal fatto che si trattava del terzo libro di una saga e che non avevo letto gli altri due, ma sono rimasta piacevolmente stupita fin dalle prime battute. Vediamo insieme l’analisi del romanzo!

Innanzitutto, il fatto di aver iniziato con il capitolo finale non è stato affatto penalizzante, perché la ripresa dei concetti dei vecchi romanzi è stata delicata, mai subissante o infarcita di “infodump” o di accenni antipatici tipo “comprate anche quelli!” e questo è stato un punto a favore fin da subito.

I protagonisti, i fratelli Hoyt Nicholas e Melinda, appaiono già dalle prime righe nei loro caratteri ben definiti e nei loro ruoli all’interno del sodalizio familiare, anche se la genialità di Melinda, che si intuisce dalle lodi degli altri personaggi, non viene messa davvero in risalto in questo capitolo.

Nonostante Nicholas, parlando con Holmes, faccia intuire che lei sia ancora meglio di Sherlock, in quanto sa essere geniale anche senza cocaina e oppio, non si vedono davvero esempi di questa genialità.

I comprimari sono anch’essi ben delineati e trovano la giusta collocazione nell’armonia del romanzo nonostante l’accenno alla loro presenza nei precedenti romanzi sembri giustificare lo scarso approfondimento delle loro psicologie, figure e motivazioni. Ravviso infatti una volontà evidente a tralasciare la descrizione dei personaggi e dei luoghi e a mantenere il dettaglio più fumoso, riservando le parti “lente” di ambientazione allo stretto necessario, in virtù delle parti più dinamiche e aggressive.

Sulla parte meccanica, colonna portante del genere steampunk ho “spottato” alcune situazioni impossibili, ma suppongo facciano parte del “pacchetto steampunk” e che debba adottare quella sospensione della credulità che viene richiesta anche in molti fantasy. In ogni caso, nonostante la presenza di armature potenziate e carrozze a vapore, di armi particolari e veicoli volanti, l’aspetto ingegneristico e meccanico è suggerito, ma non approfondito e questo elide ogni altro errore che un purista come me andrebbe a rilevare.

In tutta onestà, mi va bene così, non sento la mancanza di un trattato di “meccanica razionale” sui marchingegni che fanno parte delle possibilità scientifiche del romanzo.

Veniamo alla trama, che non contiene innovazioni letterarie, ma si presenta piacevole pur nella sua semplicità: si tratta della lotta dei protagonisti contro il nemico di sempre e la necessità di riabilitare il proprio nome in una corsa contro il tempo tra tradimenti (veri o fittizi), trappole e intrighi familiari. Si percepisce la chiusura di un filone narrativo che tralascia un po’ la parte di investigazioni, per concludere lunghi archi narrativi della trilogia. Sicuramente errore mio è non aver iniziato col primo libro.

Il punto di vista rimbalza su tre fronti e devo dire che una grossa pecca l’ho trovata nel seguire la linea temporale, perché uno dei fronti è contemporaneo (i due fratelli Hoyt), uno è qualche anno o mese prima (le azioni dei Crimson Knights) e il terzo è addirittura vent’anni prima (il rapimento della sorella maggiore, Emma Hoyt). Ciò che catapulta il lettore in una o nell’altra linea è la localizzazione e la data che si trova in cima al capitolo. Bisogna quindi fare molta attenzione a quelle date, anche se poi si entra nella dinamica e il problema sparisce.

Dal punto di vista stilistico, il romanzo è ben curato, non contiene refusi o errori e lo stile di scrittura è davvero piacevole, scorrevole e riesce ad agganciare il lettore e a tenerlo incollato alle pagine. Il che non è da tutti i romanzi, neanche quelli di autori blasonati.

In buona sostanza, un gran bel romanzo che mi ha dato soddisfazione nella lettura, emozioni e suggestioni che resteranno nella memoria. Consigliato senza dubbio anche a novizi del genere come me!

COME LEGGERLO:

Luogo: Londra, nella sua parte più vittoriana

Tempo: autunno nel periodo di halloween

Sapori: earl grey tea e sandwiches del five o’clock tea

Profumi: olio lubrificante per ingranaggi

Musica: lunghe sequenze steampunk per trovare l’atmosfera


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