BLOG LETTERARIO

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“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Creare video promo

da | Lug 18, 2022

Foto dal Web

Ogni autore emergente sa che la promozione del proprio lavoro letterario è quasi del tutto a carico suo. Sono poche le Case Editrici che premono sulla promozione social e tramite eventi, dedicando a ogni autore il giusto spazio. E allora che si fa? Una delle strategie più accreditate è la creazione di un video promozionale, da caricare su Youtube e poi condividere sui social. Assemblare un video è tecnicamente molto semplice, se ci riesco io che ho il senso tecnologico di un criceto sulla ruota, ci riescono tutti. Il difficile è l’approccio artistico, il riuscire a dare in pochi minuti l’idea del romanzo e renderlo accattivante. Vediamo qualche trucco e consiglio, intervallati da video che ho realizzato in questi anni per varie attività. Ne trovate altri sparsi nel blog: per quelli di memorie dal Buio nell’apposita sezione, per quelli delle altre attività nella sezione “la mia vita”.

Promo per La Bestia. Archivio personale.

Quale programma usare. Beh io uso il vecchissimo Windows movie maker, che non è più in distribuzione, ma che era gratis nel vecchio PC. Si possono scaricare dei creatori di filmati gratuiti in rete, basta chiedere ad Aranzulla una disamina, in modo da scegliere quello che fa per noi. E’ chiaro che quelli gratuiti avranno meno funzionalità di quelli a pagamento, ma in fondo non dobbiamo realizzare una puntata di Stranger Things, ci può anche andare bene un semplice assemblatore di foto e filmati che consenta qualche transizione, ma soprattutto, l’inserimento di musica. La maggior parte poi può farci scegliere la durata di esposizione della singola foto, meglio ancora se permettono qualche manipolazione sul video e la musica, in questo modo potrò dare anche un ritmo al mio lavoro. Lento e solenne? Rapido e incalzante?

Che musica scegliere. Musica e immagini hanno un problema ulteriore… il Copyright. Normalmente l’uso di qualsiasi creazione frutto dell’ingegno altrui va retribuita, ma a volte gli autori chiedono anche diverse centinaia o migliaia di euro per i loro lavori. A me è capitato per una foto subacquea, neanche particolarmente esclusiva o con esposizioni o accorgimenti artistici da premio Pulitzer, per la quale chiedevano 400 euro. E’ pur vero che nessuno dirà nulla se si usa una musica per fini non di lucro, ma se volessero impuntarsi, legalmente avrebbero ragione, specie perché stiamo usando effettivamente la musica per monetizzare il nostro lavoro. Per fortuna, in rete ci sono molte musiche free e, sempre per fortuna, per lo più Youtube blocca una musica solo se l’autore ha inserito una clausola di non uso. In quel caso, il tubo vi avviserà che c’è una violazione del copyright. Dal punto di vista artistico, la musica va scelta per sottolineare il nostro lavoro, non rubargli la scena, quindi è consigliabile mettere una melodia senza parole e che sia un sottofondo adatto all’ambito del libro.

Filmato per il primo anno e mezzo di mio figlio. Archivio personale

Che foto inserire. Il discorso Copyright vale chiaramente anche per foto e video. Magari qualche vostro amico realizzerà per voi un video o un lavoro grafico, o anche un pezzo musicale e, in quel caso, nei crediti a fine video si potrà inserire la “gentile concessione”. La scelta delle foto deve anch’essa essere ispirata all’argomento del libro e incuriosire senza svelare. Dal punto di vista tecnico, le foto vanno ribasate al medesimo numero di pixel (o similare), con particolare attenzione alle foto verticali che potrebbero presentare le bande laterali nere che, in alcuni casi, sono funzionali, per esempio se le uso per metterci accanto delle didascalie in verticale, ma per altri casi sono poco estetiche. Tenete poi conto che se la foto è grande e la rimpicciolisco lavorando sui pixel (io uso il vecchio e scrauso Paint, non serve Photoshop), il risultato sarà ottimo, ma se da piccola la ingrandisco, è facile che diventi sgranata. Se poi tutto il video avrà un sapore seppiato di secoli passati, può anche essere coerente, ma se si alternano foto nitide e foto sgranate, il risultato non sarà mai ottimale. Il numero di foto dipende dalla lunghezza di esposizione che imposterò nel video, se metterò apparizioni brevi, di 1 secondo, per 1 minuto di promo avrò quindi 60 foto un ritmo incalzante e ubriacante. Se lascio ogni foto 5 secondi, chiaro che per 1 minuto di promo ne userò solo 12.

Girare un corto. Di tutti i modi di promuovere il libro, girare un corto è sicuramente il migliore e più costoso: servono costumi, attrezzature e attori. Eh sì, perché può anche fare il lavoro “amiocuggino”, ma se poi il risultato è una traballante imitazione di Blair Witch Project con al di sotto un commento infarcito di cadenze dialettali, sarà controproducente. Avendo la possibilità di fare un buon lavoro, si può quindi girare interamente un corto o anche solo pochi fotogrammi da intercalare con le foto. Si possono comunque fare ottimi lavori con un cellulare e, se possibile, un drone. Occhio che per farlo volare servirebbe un patentino e, se siamo in città o nei centri abitati, pure il permesso.

Video di denuncia sociale, immagini forti. Archivio personale. (tasto destro, copia URL e incollate in altra scheda)

La sceneggiatura. Veniamo alla parte meramente artistica, ovvero la successione di foto e/o filmati che costituiranno il cuore della promo. Innanzitutto si deve scegliere un filo narrativo in base al messaggio che si vuole offrire, quindi potremmo andare in crescendo col ritmo e la velocità per poi fermarsi sul più bello e lasciare al lettore la voglia di proseguire (è quello che si vede nelle mie promo). Si può fare una veloce narrazione della trama, con l’accortezza di non svelare nulla per non togliere la sorpresa (magari per un romance). Oppure si possono presentare delle brevi suggestioni del romanzo, per far assaporare l’ambiente, il clima, più che la trama stessa (per esempio in un Horror o un soprannaturale).

Le didascalie. Inserire parole o no? Questo è il dilemma. Io di solito le inserisco, per dare un’idea del romanzo, ma è chiaro che non possiamo mettere dei wall of text di venti righe, altrimenti la promo sarà noiosa. L’ideale sono brevissime frasi, bilanciate con la lunghezza della slide. Se ho impostato un ritmo serrato e le slide scorrono per 1-2 secondi l’una, non si potrà leggere altro che una parola, se restano alcuni istanti, anche 5-7, potrò vedere l’immagine e godermela (magari con una transizione in allontanamento da un punto focale) e al contempo leggere la didascalia.

Promo per la giornata di danze ottocentesche al Castello di Piea. Archivio personale.

2 Commenti

  1. Lida Coltelli

    Il mio è un giallo storico ambientato nel 1522 e fare un book trailer diventa un po’ più complicato. Comunque ci ho provato.
    Grazie per le dritte… proverò di nuovo.

    • admin

      Eh sì, è più difficile, ho avuto i medesimi problemi con i miei che hanno una connotazione fantastorica o storica pura. Ho visto trailer usare come attori amici e droni, creando cose carine a poco budget.

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