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“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

Editing, Correzione di Bozze, Alfa e Betareading

da | Set 19, 2022

Foto dal Web

Finire di scrivere un romanzo è solo il primo passo. Chiunque abbia mai terminato una fatica letteraria, sa quanta soddisfazione ci sia in quell’ultimo punto fermo e nella sensazione di aver completato un trial o scalato una vetta. Eppure subito dopo, passata l’euforia del “Ho finitoooooooh!” che ci porta – per lo meno con me accade così – a correre per casa tipo “Mamma ho perso l’aereo”, ci cala sulla schiena la consapevolezza che stia per iniziare il grande lavoro di revisione. Vediamo dunque cosa significano i vari passaggi del titolo e che impatto avranno sull’opera finita.

ALPHAREADING – E’ la prima lettura di una trama ancora non conclusa, una sorta di brainstorming o confronto, per capire se il pubblico sarebbe interessato al lavoro. L’alphareader non legge un testo completo e pulito, ma una serie di paragrafi o capitoli che devono suggerire tutto del romanzo, dall’idea, alla trama generale, allo stile, alla definizione di almeno parte dei personaggi. Di solito gli si consegna un incipit, ovvero i primi 2 o 3 capitoli. Quello che restituisce, è una valutazione sull’idea e il modo in cui è stata resa. Un primo lettore può essere chiunque, basta che sia obiettivo e conosca un po’ l’andamento del mercato, in modo da poter dare una valutazione obiettiva. Si possono consultare più alphareaders, in modo da avere un resoconto che sia rappresentativo della fetta di pubblico cui destinerò il lavoro. Il bello di queste figure, è che spesso sono amici, parenti o lettori assidui, che rilasciano il servizio a titolo gratuito. Esistono pagine su facebook che mettono in contatto autori emergenti con i readers, in modo da avere commenti che non siano falsati da affetto materno o amicizia.

CORREZIONE DI BOZZE – Quando un testo è completo, quando abbiamo messo il famoso punto fermo, il primo professionista che leggerà il manoscritto è il correttore di bozze, che troverà ogni refuso o errore di grammatica, segnalando gli intoppi nella lettura. A lui non spetta il compito di giudicare l’opera, ma solo il suo confezionamento. Sebbene dopo ogni modifica dell’opera sarebbe opportuno fare un giro di correzione bozza, quindi molti preferiscono correggere la bozza alla fine dell’editing, io personalmente tengo al fatto che, nel momento in cui vado a sottoporre a un editore il lavoro, esso sia perfetto dal punto di vista grammaticale e dei refusi. Allo stesso modo, se sto per affrontare la parte successiva, ovvero l’editing vero e proprio, è corretto e professionale far giungere nelle mani del collaboratore un testo già pulito e scorrevole. In caso di self publishing, in molti risparmiano qualche centello di euro facendo una correzione in proprio. Questo va bene sicuramente per i refusi, ma sulla grammatica occorrerebbe un occhio esperto, specie sulla consecutio temporum, ovvero la concordanza dei verbi nelle frasi più complesse, che è il nodo gordiano su cui ho visto crollare molti autori e che a volte ha bloccato anche me.

Foto dal Web, alcuni simboli associati a correzione di bozza

EDITING – Spendo qualche parola in più sulla figura più importante e con la quale si rischiano i contrasti maggiori. L’editing è un servizio che deve venire svolto da un professionista di fiducia. Specifico bene i due termini.
1) Professionista, perché al pari di molti altri mestieri non normati dalla legge, chiunque potrebbe farsi una pagina, inventarsi editor e truffare le persone offrendo un servizio che professionale non è, ma è improvvisato.
2) Di fiducia, perché ci deve essere concordanza di vedute tra autore ed editor, al fine di fare un buon lavoro.
Non è facile trovare un editor di fiducia, preparato e professionale, ma per fortuna molti editor offrono gratuitamente una prima valutazione di alcune parti di un’opera, in questo modo possiamo renderci conto di come lavora e come ha interiorizzato il nostro romanzo. Dico per fortuna, perché i costi per un editing possono essere anche molto alti, più del doppio di una correzione di bozze, per intenderci e, per un romanzo che, finito, conterà 300 pagine, potrebbe avvicinarsi al migliaio di euro.
L’editing e la correzione di bozze vengono (dovrebbero venire) svolti dalla casa editrice, in caso ne avessimo una e il loro costo verrebbe ripagato dai guadagni del libro, escluse le royalties per l’autore e i costi di stampa del romanzo. Ho usato il condizionale non a caso, poiché sono incappata in situazioni in cui mi è stato chiesto di fare io stessa la correzione di bozza e l’editing è stato molto superficiale.
Ecco perché insisto sulla fiducia e la professionalità della figura, poiché sebbene una correzione di bozza possa anche essere fatta in proprio, l’editing richiede una buona dose di autocritica e capacità di tagliare, spostare ed eliminare paragrafi e capitoli che non sono funzionali e non tutti gli autori accettano positivamente di mutilare la propria opera.
Come valutare la professionalità di un editor? Beh, innanzitutto, farà fattura o per lo meno ne sarà in grado (se poi ci si accorda in altro modo, ben venga), poiché vuol dire che quello è il suo lavoro e ha una partita iva, secondariamente restituirà un commento organizzato e chiaro su una scheda da compilare in maniera pedissequa, affrontando ogni punto.
Una volta accettato l’aiuto di un editor, egli potrà offrirci note, sottolineature e cancellature su tutto il testo, in ogni punto che richiederà una revisione.
Può capitare che due editor diversi diano responsi completamente opposti dell’opera e questo sottolinea il problema principale, ovvero il gusto personale. Normalmente un editor non dovrebbe farsi influenzare dai propri gusti ed essere preparato a editare testi anche molto lontani dalla propria comfort zone, ma tutti siamo esseri umani e può capitare. Se fossimo come Stephen King, avremmo sette editor per ogni romanzo, ma non siamo come il maestro, quindi vediamo di scegliere bene il nostro collaboratore.

BETAREADING – E’ la lettura finale del testo, pulito ed editato, da parte di lettori rappresentativi del nostro futuro pubblico, che saranno i primi a fruire del romanzo completo e, come gli Alpha, restituiranno una scheda con delle valutazioni, stavolta complessive, sulla trama, lo stile, i personaggi, l’incipit e la conclusione.

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