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“Loro temono ciò che non conoscono e distruggono ciò che temono.”

La sinossi

da | Gen 14, 2022

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C’è chi dice che, comunque la fai, la sbagli.

La sinossi per alcuni autori è anche più difficile da scrivere del romanzo stesso, perché deve riassumerlo, senza spoiler, ma allo stesso tempo interessare chi la legge, che sia un futuro acquirente o la casa editrice o i giudici di un concorso. Ecco alcune dritte sull’argomento e, negli esempi virtuosi, alcuni estratti dalla sinossi di Memorie dal Buio – Meretrix, inedito di prossima pubblicazione.

Esiste una formula perfetta per scrivere la sinossi?

Per esperienza direi di no. Se è essenziale, viene criticato il poco approfondimento, se è lunga, non è apprezzato l’eccesso di parole o il troppo svelare della trama. Il consiglio è di mondare la sinossi da ogni ampollosità, giudizio personale o da spiegazioni non richieste.

Esempio ERRATO: In questo libro bellissimo, apice della scrittura, la trama completamente innovativa si intreccia con le interessantissime vite dei protagonisti che…

Esempio ERRATO: E si scoprirà poi che la cicogna è Robin Hood!

Nel primo caso sto incensando, a torto o a ragione, un lavoro, togliendo al lettore la possibilità di giudizio. Nel secondo caso ho già detto tutto, allora perché leggere il libro?

La sinossi parte da un riassunto, è vero, ma è molto di più, perché mette in evidenza il core della trama, pur senza svelare i colpi di scena, in modo da far assaporare il contenuto solo facendone annusare l’aroma.

Quanto deve essere lunga?

Innanzitutto valutiamo cosa ci viene richiesto. Una normale SINOSSI dovrebbe attestarsi massimo sulle 2000 battute, ma a volte la richiesta è per una SINOSSI ESTESA, per la quale potremo raddoppiare tranquillamente le battute, magari schematizzando i vari capitoli. Alcuni editori richiedono una sinossi capitolo per capitolo, in quel caso non è per accattivare nessuno, ma è per avere uno schema di lavoro e occorrerà un lavoro meticoloso per “intabellare” le pagine dei capitoli (Capitolo 1: da pagina x a pagina Y), con un breve riassunto del contenuto.

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Come va scritta?

Come si può immaginare, la sinossi è un BIGLIETTO DA VISITA con cui ci presentiamo facendo emergere la nostra capacità di sintesi e focalizzazione.

Iniziamo col definire il tempo e il luogo del romanzo e dare una ide della situazione iniziale, cercando di catturare l’interesse per l’ambientazione e i fatti attorno ai protagonisti.

Esempio CORRETTO: Roma, 1495. L’omicidio del Principe ereditario di Costantinopoli Cem sconvolge la Roma di Papa Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia. Viene accusata dell’assassinio una cortigiana, Rachele Noel…

Il secondo passo è individuare nell’opera quelle parti fondamentali che devono risaltare nella sinossi per dare un’idea del prodotto. Nel caso di Meretrix, essendo un romanzo fantasy storico, devo mostrare tanto l’aspetto storico della componente Fantasy, altrimenti l’utente finale penserà di trovarsi davanti uno storico puro e resterà contrariato dalla presenza di un vampiro, o viceversa. Attenzione però a non fare spoiler! Facciamo due esempi a caso per capire la situazione.

Esempio ERRATO: …che necessiterà dell’aiuto dei suoi figli per dimostrare la propria innocenza.

Esempio ERRATO: …che verrà condannata per il crimine.

In questo caso sto spoilerando: lei è innocente e loro lo scopriranno, oppure, lei è incarcerata, non so se sia colpevole o meno, ma so che viene condannata. In entrambi i casi sto già dicendo troppo al lettore. Ma se invece scrivessi:

Esempio CORRETTO: Toccherà ai suoi figli indagare sul delitto…

Inquadrerei i veri protagonisti, i figli e il loro ruolo nella trama, ovvero indagare, senza tuttavia dire nulla sulla colpevolezza o su cosa accadrà a Rachele, ma suggerisco che lei non potrà indagare. Perché? Questo si deve chiedere il lettore della sinossi, per essere invogliato a capire cosa accadrà a Rachele.

Che dettagli non possono mancare?

Sicuramente il genere del romanzo, ovvero l’inquadramento dello scritto in una categoria predefinita, o in una categoria fluida (esempio il mio fantasy storico, che però usa urban fantasy, non fantasy classico), che permette al lettore di decidere se vuole o meno leggere il resto. Esempi di categorie sono: mistero, thriller, orrore, fantasy, storico, narrativa LGBTQIAPK (è la sigla più aggiornata che ho trovato), romance ecc.

Esempio CORRETTO: …muovendosi in un mondo che mostra pian piano la sua verità soprannaturale…

Non è necessario cantare la canzone: “Ci sono due angeli e un licantropo, due piccoli vampiri, un mago col cappello, fata, ghoul e stregone, non manca più nessuno, solo non si vedono i due demoni.” C’è chi l’ha letta cantando e chi mente!

Torniamo alla sinossi. Quanto posso o devo svelare della trama?

Qui dovete solo sedervi, analizzare il vostro lavoro e capire dove fermarvi, prima di dare troppa carne in pasto ai coccodrilli. Il confine tra stuzzicare l’interesse e fare spoiler è spesso molto sottile. Una cosa che ho trovato utile, è indicare i fatti che muovono la trama, senza proseguire nella loro analisi o risoluzione. Per esempio l’omicidio di Cem è il primo motore per Meretrix, così come il ritrovamento del cadavere del primo bambino in La Bestia è l’inizio dell’indagine. Al lettore resta però da scoprire tutto: il motivo dell’omicidio, la causa della morte, il coinvolgimento di terzi. Il tutto ancor prima di pensare al colpevole.

Quindi scrocchiatevi le dita e sotto a scrivere sinossi! Fatene due, dieci o venti per allenarvi e per poter scegliere la migliore.

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